Ius scholae e cannabis: Salvini dice no (per ora) alla crisi, ma basta alle forzature di Pd e M5S

ROMA – “E’ l’ultima cosa che vorremmo, per questo osserviamo con preoccupazione le continue provocazioni di Pd e 5 Stelle. Invece di lavorare in Parlamento sull’aumento di stipendi di pensioni, legalizzano droghe e regalano cittadinanze facili. Aggiungo che la profonda crisi dei grillini ha coinvolto anche il premier e rischia di aumentare le fibrillazioni. Questo governo non è nato per spalancare le porte ai 27 mila clandestini sbarcati fino a ora. Attendiamo da tempo il patto fiscale per 20 milioni di italiani ostaggio di Equitalia e a gennaio non potremmo tollerare il ritorno alla legge Fornero”.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato al Corriere della Sera smentisce di voler ritirare il sostegno al governo ma mette in guardia: “Bloccare il Parlamento per votare Ius scholae e droga libera è contro gli interessi del Paese. Siamo stati fin qui molto responsabili: dalla guerra alla pandemia alla riforma fiscale, pur facendo valere le nostre posizioni. La dialettica è il sale della democrazia. Non possiamo però accettare una forzatura che rischia di danneggiare l’Italia e gli italiani. Questa iniziativa di Pd e 5 Stelle, unita alla cittadinanza facile per gli immigrati, è un grave attacco al governo e crea una spaccatura drammatica fra le forze che sostengono Draghi”.
Dunque non è escluso che, dopo Conte, anche Salvini possa mettersi in futuro di traverso sulla strada, già accidentata, del governo. Tira dunque una brutta aria per il premier, già costretto a rientrare precipitosamente dal vertice Nato di Madrid.
