Mariupol: morti 8 civili costretti a sminare alcuni edifici. Rilasciata dai turchi la nave russa col grano ucraino
MARIUPOL – Otto civili ucraini impiegati dalle unità russe per sgomberare le macerie di un impianto metallurgico bombardato a Mariupol sono saltati per aria a causa dell’esplosione di una mina. “Gli occupanti stanno usando i civili locali come specialisti nello smaltimento degli ordigni esplosivi”, ha scritto sui social il consigliere del sindaco in esilio Petro Andriushchenko. Lo riporta il Kiyv Independent.
Il cargo russo Zhibek Zholy, accusato da Kiev di essere stato caricato con grano ucraino rubato, è entrato nelle acque territoriali russe dopo aver lasciato la costa turca dove era rimasto ancorato per sei giorni: lo ha dichiarato un alto funzionario turco. “È entrata nelle acque territoriali russe, ma non si è avvicinata a un porto”, ha detto.
L’ambasciatore turco a Kiev, Yagmur Ahmet Guldere, è stato convocato dal ministero degli Esteri ucraino dopo che la nave russa Zhibek Zholy, accusata di trasportare grano rubato dall’Ucraina, ha lasciato il porto turco di Karasu. Lo rendono noto vari media turchi. “A causa dell’inaccettabile situazione che ha avuto sviluppi, l’ambasciatore turco a Kiev è stato convocato”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri ucraino, come riporta Interfax, in cui viene denunciato che “ignorando l’appello da parte dell’Ucraina, l’imbarcazione è stata rilasciata la sera del 6 luglio” dalle autorità turche.