Campioni del mondo: 11 luglio 1982, l’Italia batte la Germania a Madrid. Le lacrime di Antognoni. Cosa successe quell’anno

Campioni del mondo per la terza volta: era l’11 luglio 1982. Quarant’anni fa. Il trionfo dell’Italia di Bearzot andò oltre il gioco del calcio. Azzurri in vetta, sopra a tutti. Gli altri due successi, ottenuti dalla nazionale di Vittorio Pozzo, si perdevano negli anni come quasi preistoria: 1934 a Roma e 1938 a Parigi. Il successo di Berlino 2006, con Marcello Lippi, era nella mente di Dio. Il rammarico di quella fantastica notte di una domenica di sole e di mare? Per me l’infortunio di Giancarlo Antognoni contro la Polonia, in semifinale. Non potè scendere in campo, al Bernabeu, contro la Germania. Era stato protagonista, Antognoni, nelle due fantastiche partite contro Argentina e Brasile. I gol di Paolo Rossi, un fulmine in area, erano nati anche dalle giocate illuminanti di Giancarlo. Che pianse per non poter giocare. Avrebbe meritato di esserci. Ciccio Graziani, invece, c’era. Riporto, per dovere di cronaca e a memoria imperitura, il tabellino della partita. Con Nando Martellini che, dai microfoni Rai, ripeteva a squarciagola: “Campioni del mondo, campioni del mondo… l’Italia è campione del mondo”.
Madrid 11-7-1982 – Stadio Santiago Bernabeu, ore 20.00

Italia-Germania Ovest 3-1
Italia: Zoff, Gentile, Cabrini, Bergomi, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Oriali, Graziani (8’ Altobelli, 89’ Causio). A disposizione: Bordon, Dossena, Marini. Allenatore: Enzo Bearzot
Germania Ovest: Schumacher, B. Förster, Briegel, Breitner, K.H.Förster, Stielike, Littbarski, Dremmler (61’ Hrubesch), Fischer, Breitner, Rummenigge (69’ H. Müller). A disposizione: Franke, Hannes, Magath. Allenatore: Jupp Derwall
Arbitro: Coelho (Brasile). Guardalinee: Klein (Israele) e Christov (Cecoslovacchia)
Marcatori: 57’ Rossi, 68’ Tardelli, 81’ Altobelli, 83’ Breitner.
.Note: Cabrini (Italia) ha sbagliato un rigore al 24 p.t.

PERTINI E SPADOLINI – Per noi italiani l’immagine iconica del 1982 è il presidente Sandro Pertini: che esulta sulle tribune del Bernabeu, mentre Dino Zoff alza al cielo la Coppa del Mondo. Ma quell’anno è importante non solo per la vittoria dei ragazzi di Enzo Bearzot, ma anche perché segna quasi uno spartiacque tra i così detti anni di piombo e l’inizio di un periodo di sviluppo economico e sociale dell’Italia e non solo. Al Governo c’era Giovanni Spadolini, uno dei grandi fiorentini del Novecento. Riccardo Fogli vinceva il Festival di Sanremo. Negli Stati Uniti era presidente un ex attore di film western Ronald Reagan, l’Argentina e l’Inghilterra entrarono in guerra per le Falkland (o Malvinas, ndr), mentre al cinema spopolavano E.T., Blade Runner e Rambo, fino a Michel Jackson che lanciava il suo memorabile album Thriller. In Italia l’anno si apre con la liberazione il 28 gennaio del generale americano James Lee Dozier e con l’arresto di 5 brigatisti rossi autori del suo sequestro. In Sicilia entra nel vivo la seconda guerra di Mafia, con l’attacco sempre più violento alle istituzioni da parte dei corleonesi di Totò Riina.

DALLA CHIESA – A fine aprile viene ucciso il deputato comunista Pio La Torre, fautore con l’allora ministro dell’Interno Virginio Rognoni della legge che introduce il reato di associazione mafiosa. Pochi mesi dopo, il giudice Giovanni Falcone riesce a convincere il boss ‘dei due mondi’, Tommaso Buscetta, a collaborare dopo il suo arresto in Brasile. Il 18 giugno a Londra viene ritrovato morto, impiccato sotto il ponte dei Frati Neri, il banchiere Roberto Calvi, ex presidente del Banco Ambrosiano. Il giorno dopo nelle campagne fiorentine vengono uccisi due fidanzati di 22 e 19 anni, è il quinto omicidio che viene attribuito al così detto ‘Mostro di Firenze’. A metà agosto cade Spadolini, che tornerà subito al governo per un secondo mandato fino a dicembre. Il 3 settembre sempre la Mafia uccide il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 100 giorni dopo essersi insediato a Prefetto di Palermo. Nell’agguato muore anche la moglie Emanuela Setti Carraro. A metà settembre viene arrestato a Ginevra Licio Gelli, il Gran Maestro della Loggia P2. Sul fronte estero, all’alba del 2 aprile l’Argentina invade le isole Falkland scatenando la reazione dell’Inghilterra.

THATCHER – Il primo ministro Margaret Thatcher manda l’esercito, la guerra finisce a metà giugno con le isole che tornano sotto il controllo britannico. Quasi contemporaneamente in Medio Oriente, Israele deve cedere all’Egitto la penisola del Sinai ma pochi mesi dopo a giugno invade il Libano meridionale. Solo grazie all’intervento di contingenti francesi e italiani, in giugno termina una sanguinosa guerra civile per le strade di Beirut. Il 10 novembre in Unione Sovietica muore il segretario generale del Partito Comunista Leonid Brežnev, a capo del paese dal 1964. Gli succede Jurij Andropov. Poche settimane dopo in Polonia, le autorità liberano l’ex capo di Solidarnosc Lech Walesa. Il grande scrittore colombiano Gabriel García Márquez, autore del celebre romanzo ‘Cent’anni di solitudine’, vince il premio Nobel per la Letteratura. Al prezzo di lancio di 595 dollari, viene messo in vendita negli Stati Uniti il primo personal computer Commodore 64.

VILLENEUVE – Nello sport, oltre che per i Mondiali di calcio vinti dall’Italia il 1982 passa alla storia per la tragica scomparsa del mitico Gilles Villeneuve. E’ l’8 maggio quando durante le prove per il Gran Premio del Belgio di Formula 1 a Zolder il pilota canadese muore tragicamente quando la sua Ferrari si impenna dopo l’urto con la March di Jochen Mass che procedeva lentamente, volando in aria e proiettandolo violentemente fuori dall’abitacolo. Villeneuve si schianta contro un paletto di sostegno delle reti di recinzione a bordo pista, riportando la frattura dell’osso del collo. Morirà poche ore dopo in ospedale. Pochi mesi dopo, il 7 agosto in Germania il pilota di Formula 1 e della Ferrari Didier Pironi ha a sua volta un incidente durante le qualifiche. Ne uscirà in gravi condizioni e con le gambe fracassate. Solo un esperto medico francese dopo una trentina di operazioni riuscirà a salvargli le gambe per miracolo. Per Pironi finisce qui la carriera in Formula 1. Il 25 settembre il finlandese Keke Rosberg vince il Campionato Mondiale. Nel calcio, il 16 maggio a Catanzaro la Juventus vince il suo 20º Scudetto fregiandosi della seconda stella sulla maglia. Il 26 maggio a Rotterdam l’Aston Villa batte il Bayern Monaco per 1-0 nella finale di Coppa Campioni. Nel tennis, il 4 luglio a Londra l’americano Jimmy Connors vince il torneo di Wimbledon battendo in finale John McEnroe.

CINEMA – Al cinema escono capolavori come E.T. di Steven Spielberg, Blade Runner di Ridley Scott, oltre a pellicole di grande successo come Rambo con Sylvester Stallone e Ufficiale e Gentiluomo con Richard Gere. In Italia escono Borotalco di Carlo Verdone, mentre Diego Abatantuono spopola con Attila Flagello di Dio ed Eccezziunale…. veramente. Muoiono due grandi attrici: Ingrid Bergman e Grace Kelly, divenuta nel frattempo principessa di Monaco. Muore anche John Belushi.

VASCO ROSSI – A Sanremo Riccardo Fogli trionfa con il brano “Storie di tutti i giorni”. L’edizione vide l’esordio di due interpreti che nel corso del decennio conosceranno un grande successo: Vasco Rossi con ‘Vado al massimo’, e Zucchero, in gara con ‘Una notte che vola via’. Il 30 novembre viene pubblicato Thriller di Michael Jackson, l’album musicale più venduto di tutti i tempi. Anche se in Italia arriverà solo qualche anno dopo, viene prodotto il primo Compact Disc. In pochi anni i dischi in vinile e le cassette verranno sostituiti dai CD. Infine in tv riscuote grande successo Fantastico con Corrado e Raffaella Carrà. Ma alla fine, per tutti, il 1982 è rimasto nell’immaginario collettivo come “l’anno del Mondiale”. Con la grande festa italiana della notte di quell’11 luglio di 40 anni fa.

Paolo Padoin
Ricordo perfettamente anch’io le emozioni di quel giorno. Ero emigrato a Bruxelles, funzionario alla Ue, e insieme ad altri amici seguimmo la partita alla tv palpitando per gli azzurri. Alla fine, dopo il brindisi di rito, la decisione spontanea, tutti alla Grand Place della capitale belga a esultare con le bandiere tricolori. Mentre sulle tv tedesche, che già allora si captavano via cavo in Belgio, sfilavano le scene di esultanza degli immigrati turchi che festeggiavano … la sconfitta dei panzer di Schumacher e Rummenigge.