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Bollette energia: dal governo interventi per 49,5 miliardi. Solo la Germania ha speso di più

Mario Draghi e il ministro Daniele Franco (Foto ANSA)

ROMA – Gli esponenti politici dei principali partiti in campagna elettorale, dalla Meloni a Letta, chedono un ulteriore intervento del governo per alleviare il peso delle bollette energetiche su cittadini e imprese. Ma quanto è costata finora all’Italia la crisi del gas, iniziata un anno fa e poi esplosa con lo scoppio della guerra in Ucraina? A fare i conti in tasca ai Paesi dell’Unione europea è stato Bruegel, un think tank belga il cui studio nelle scorse ore è stato rilanciato anche da Palazzo Chigi.
Secondo l’analisi di Bruegel, acronimo di Brussels European and Global Economic Laboratory, l’Italia dal settembre 2021 a oggi per far fronte all’aumento del costo del gas avrebbe speso 49,5 miliardi, corrispondente al 2,8% del Pil.

In totale gli Stati membri dell’Ue hanno messo sul piatto misure per un valore totale di circa 280 miliardi, solo la Germania ha speso di più dell’Italia per il gas negli ultimi mesi.
I risultati dello studio belga sono stati sottolinbeati da un comunicato di Palazzo chigi, nel quale si ricorda che l’Italia e’ il secondo Paese dell’area Ue per stanziamenti a sostegno di famiglie e imprese dall’inizio della crisi energetica, da settembre 2021 ad oggi.
Il governo Draghi – evidenzia il report – ha stanziato “49,5 miliardi di euro, una cifra seconda soltanto a quella investita dalla Germania. L’Italia e’ anche il terzo Paese per spesa in percentuale rispetto al Pil (2,8%). In totale, i paesi dell’Europa hanno stanziato ad oggi circa 280 miliardi”.
Lo studio di Bruegel elenca i vari interventi adottati dallo scorso autunno: il primo intervento, a fine settembre, ha permesso di compensare l’aumento dei prezzi dell’elettricita’ e del gas fino alla fine del 2021, utilizzando anche i proventi delle aste per le quote di CO2. A dicembre, il governo e’ intervenuto per eliminare degli oneri di sistema per gli utenti elettrici, cancellare gli addebiti sulle bollette del gas, aumentare i bonus per le famiglie in condizioni di vulnerabilita’ economica e sociale.
A gennaio 2022 sono arrivate nuove misure contro il caro bollette, con un credito d’imposta del 20% per le aziende energivore che avessero riscontrato un aumento del 30% dei prezzi dell’energia rispetto al 2019. A marzo e’ stato esteso il bonus sociale a 5,2 milioni di utenti domestici e il governo e’ intervenuto per ridurre il prezzo della benzina di 25 centesimi fino alla fine di aprile. Ad aprile e’ stata approvata una spesa extra destinata al contrasto dell’aumento dei prezzi dell’energia e al sostegno dei settori produttivi piu’ colpiti dalla crisi, grazie all’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette per tutta l’estate e l’abbassamento al 5% dell’Iva sulle bollette del gas. A maggio e’ stato varato un pacchetto di sostegno a famiglie e imprese che puntava anche ad accelerare l’entrata in funzione di impianti di energia rinnovabile e di rigassificazione e al taglio di 30 centesimi per un litro di benzina e di gasolio. A giugno e’ stato approvato un nuovo decreto per ridurre l’aumento delle bollette, estendendo alcune vecchie misure come la riduzione dell’Iva nelle bollette del gas al 5 per cento. Ad agosto, il decreto Aiuti bis (da 15 miliardi) con risorse per coprire l’estensione delle misure gia’ adottate ma anche per la rivalutazione anticipata delle pensioni e un ulteriore taglio del cuneo fiscale.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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