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Ex Gkn: Borgomeo ha 3 giorni di tempo per presentare piano industriale. Sospesa riunione al Mise

CAMPI BISENZIO (FI) – Francesco Borgomeo ha ancora 96 ore per presentare il Piano industriale per il rilancio dell’ex Gkn. Questa mattina, nella riunione convocata dal Mise e sospesa fino a lunedì, si è acquisito che il progetto di reindustrializzazione del sito di Campi sarà totalmente a carico di Qf.
La Regione Toscana, rappresentata dal consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente, Valerio Fabiani, assistito da Arti e l’Unità di crisi, chiede ora elementi certi sul progetto di riconversione del sito di Campi Bisenzio.
L’imprenditore non ha fornito elementi che rispondessero adeguatamente alle domande poste da istituzioni, organizzazioni sindacali e lavoratori. Appare irrisolta anche la richiesta degli ammortizzatori sociali: come già era stato chiarito dal Ministero del Lavoro, per averli è necessario il piano industriale.

Reazioni negative dei sindacati. ” Nel mese di agosto – dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil di Firenze e Silvia
Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale – il Mise ha avviato le interlocuzioni con le aziende che hanno costituito il consorzio Iris Lab, che, a detta di QF, saranno i soggetti investitori ma ad oggi non risultano tali. Le interlocuzioni finora non hanno portato sostanziali novità e proseguiranno nei prossimi giorni. All’incontro di oggi l’azienda si è presentata ancora una volta senza il piano industriale sostenendo che lo stesso è stato presentato ma è da aggiornare”.

“Anche oggi c’e’ stato un tentativo di attribuire la responsabilità che non ci sono stati avanzamenti alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni per non aver concesso di svuotare lo stabilimento e di concedere ammortizzatori sociali. Fin dall’inizio la Fiom, sostenuta dai lavoratori e le istituzioni, ha sempre posto
all’azienda che senza la presentazione di un piano concreto e sostenibile di reindustrializzazione non poteva esserci la condivisione di strumenti normativi e di percorso per lo svuotamento dello stabilimento che comunque rimane agibile e a disposizione dell’azienda. Le lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di risposte per il loro futuro, non di racconti e tentativi di spostare responsabilità. Da oggi di fatto QF è il soggetto che deve fare la reindustrializzazione nel rispetto dell’accordo quadro sottoscritto il 19 gennaio. Il tavolo è stato sospeso e riprenderà lunedì 5 settembre.
Il tempo per le parole è finito – si conclude nella nota – è necessario che l’azienda dia risposte o si prenda atto che non è in grado di portare avanti il percorso”.

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