Borse e energia: Mib + 0.06%, spread scende a 228,4 punti. Gas in calo a 154,12 euro al MWh

MILANO – Piazza Affari ha chiuso sopra la parità una seduta trascorsa per gran parte in territorio negativo con l’inasprimento delle tensioni tra Russia e Ucraina e lo spettro della recessione presente in tutta Europa. Tra scambi fiacchi per 1,5 miliardi di euro di controvalore, dovuti alla chiusura festiva di Tokyo, l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,06% a 20.912 punti.

Determinante per la rimonta è stata l’indiscrezione su un possibile via libera del Governo di Berlino all’emissione di eurobond per contrastare la crisi dell’energia in Europa. Immediata la reazione dello spread tra Btp e Bund tedeschi, sceso a a 228,4 punti, contro i 253 segnati in apertura, con un calo di 7,4 punti al 4,615% del rendimento annuo italiano, a fronte di un rialzo di 14,3 punti al 2,9% di quello tedesco.
Forti acquisti su Buzzi Unicem (+2,47%), sulla scia del balzo dei titoli delle materie prime in tutta Europa. Bene anche l’utility Hera (+2,42%) e i bancari Banco Bpm (+1,88%) e Unicredit (+1,76%). Più caute Bper (+0,65%) e Intesa (+0,12%), negativa Mps (-1,32%), alla vigilia della riunione del Cda sull’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro.

Chiusura in calo per il gas naturale al Ttf di Amsterdam. I contratti futures sul mese di novembre hanno perso l’1,34% a 154,12 euro al MWh.

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