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Migranti, Piantedosi: “L’Italia agisce con umanità e fermezza”. Ma gli avvocati delle ong preparano ricorsi alla magistratura

La nave Humanity attraccata a Catania (Foto ANSA)

CATANIA – “Umanità e fermerzza”, sono le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sulla tensione nel porto di Catania. Ma sulla Humanity 1 e sulla Geo Barents, le due navi delle Ong con il loro “carico residuale” a bordo, chiedono aiuto i migranti che non sono stati considerati in condizione di fragilità e ai quali è stato impedito di sbarcare.

E cresce lo scontro politico sulla gestione dei flussi migratori, con l’opposizione che attacca “l’inumanità” del governo e Matteo Salvini che replica: “Questi sono viaggi organizzati, bisogna stroncare questo traffico di esseri umani”. Parole cui fa seguito la precisazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi su quella che è la linea del Viminale: “Ci stiamo comportando con umanità, ma anche con fermezza, sui nostri principi e in tal senso impronteremo le prossime azioni. Stiamo lavorando sia sui tavoli europei che nazionali. L ‘Italia non farà “mancare a nessuno l’assistenza umanitaria, con i migranti rimasti a bordo delle navi, che sono costantemente monitorati.

Quindi il ministro aggiunge: “Stiamo accogliendo anche altre navi che arrivano con eventi Sar (search and rescue, ossia ricerca e salvataggio, ndr)”. Il riferimento è ai 500 migranti salvati al largo della Sicilia da due motovedette e un rimorchiatore italiani e già sbarcati a Pozzallo ed Augusta e alla decisione di assegnare il porto e far sbarcare tutti gli 89 migranti a bordo della Rise Above, la nave della ong Mission Lifeline che incrociava fuori le acque territoriali italiane e che in nottata arriverà a Reggio Calabria. La Ong ha ottenuto il ‘place of safety’ dal Viminale e potrà sbarcare tutti in quanto il soccorso effettuato dalla nave della ong tedesca, secondo quantto si apprende, è considerato dalle autorità italiane un evento ‘Sar’, a differenza di quelli della Geo Barents e della Humanity 1. Resta invece ancora in acque internazionali la Ocean Viking, con 234 persone a bordo, che nei giorni scorsi ha chiesto un porto sicuro anche a Spagna, Grecia e Francia.



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