Carceri: detenuto 42enne si suicida a Sollicciano
FIRENZE – Aveva 42 anni ed era di origini marocchine: si è suicidato, impiccandosi, nella sua cella nel carcere di Sollicciano. A riferirlo, spiegando che il fatto e’ avvenuto nella tarda serata di ieri, domenica 20 novembre 2022, è il sindacato di Polizia penitenziaria Sappe, con il suo segretario regionale della Toscana, Francesco Oliviero.
“L’uomo non era nuovo ad atti dimostrativi – spiega il sindacalista – l’ultimo proprio qualche giorno fa nel reparto accoglienza. Questa volta ha deciso stavolta di bloccare dall’interno la serratura della cella e proprio questo stratagemma non ha permesso l’intervento dell’agente addetto alla sezione, che non ha potuto evitare che il ristretto riuscisse a togliersi la vita. L’uomo pare abbia posto in essere il tutto per motivi affini al trasferimento in altro istituto toscano”.
“Abbiamo sempre detto che la morte di un detenuto è sempre una sconfitta per lo Stato”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe, secondo il quale “la via piu’ netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere”. Fino ad ora, sottolinea il sindacalista, “ivertici del ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria non sono stati in grado di trovare soluzioni alla gravissima situazione delle carceri italiane. Chiedo quindi – conclude – al ministro della Giustizia Carlo Nordio un netto cambio di passo sulle politiche penitenziarie del Paese”.