Fisco: raffica di scadenze anche a dicembre, dall’Imu all’Iva
ROMA – L’anno si conclude con una serie di appuntamenti fiscali pesanti, due tra tutti riguardano versamenti piuttosto onerosi: il saldo Imu e l’acconto Iva. Come ogni mese c’è l’invio degli elenchi Intrastat (per i soggetti con obbligo mensile) e gli adempimenti periodici relativi a Irpef, Iva e contributi Inps.Ecco l’elenco dei principali adempimenti:
REGISTRO – Il mese di dicembre (1 di9cembre) si apre con il pagamento dell’imposta di registro dovuta dalle parti contraenti di contratti di locazione e affitto che non abbiano optato per il regime agevolato della cedolare secca. L’imposta è dovuta per i contratti di locazione e affitto stipulati il 1° novembre 2022 o rinnovati tacitamente con decorrenza dalla stessa data.
FATTURE – Entro il 15 dicembre bisogna provvedere all’emissione e alla registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti tra i quali è stata effettuata l’operazione nonché fatture riferite alle prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione effettuate nel mese solare precedente.
PRPEF; IVA; INPS – Il 16 dicembre, ci sono due scadenze fondamentali. Partiamo dagli adempimenti periodici Irpef, Iva e contributi Inps. L’adempimento riguarda i sostituti d’imposta e le partite Iva.
Nello specifico, vanno versate: le ritenute; l’Iva; le imposte sostitutive.
Per quanto riguarda le ritenute alla fonte, vanno pagate a titolo d’acconto sia sui redditi di lavoro dipendente e assimilati che sui redditi da lavoro autonomo. Lo stesso modello F24 è utilizzabile per pagare i contributi Inps dovuti dal datore di lavoro sulle retribuzioni pagate a novembre.
Il secondo appuntamento del 16 dicembre è il saldo Imu, che si paga tenendo conto delle aliquote stabilite dal proprio Comune. Se le aliquote 2022 sono aumentate rispetto a quelle stabilite per l’anno precedente, il contribuente dovrà versare anche il conguaglio ad integrazione dell’imposta pagata come acconto. L’imposta è dovuta dai soggetti che possiedono fabbricati, esclusa l’abitazione principale (a patto che non rientri nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9), aree fabbricabili e terreni agricoli.
L’altro appuntamento particolarmente oneroso riguarda i contribuenti Iva soggetti agli obblighi di liquidazione e versamento sia mensili sia trimestrali: entro il 27 dicembre va pagato l’acconto Iva relativo all’anno 2022.
DICHIARAZIONE IMU – La dichiarazione Imu va inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre 2022 sia in modalità cartacea che tramite procedura telematica. Chi sceglie l’invio del modello cartaceo dovrà spedirlo tramite raccomandata senza ricevuta di ritorno, in busta chiusa recante la dicitura “Dichiarazione IMU/IMPi 20_ _” e deve essere indirizzato all’ufficio tributi del comune competente. L’ente locale è tenuto a rilasciare una ricevuta di ricevimento. Il modello si può inviare anche tramite pec.