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Omicidio Roberta Ragusa: Antonio Logli resta in carcere. No a un nuovo processo

PISA – La Corte di appello di Genova ha giudicato inammissibile l’istanza di revisione del processo presentata lo scorso 5 dicembre dalla difesa di Antonio Logli. Non ci sarà un nuovo processo per l’elettricista pisano, condannato in via definitiva a 20 anni per omicidio volontario e distruzione di cadavere dopo essere stato riconosciuto colpevole del delitto della moglie Roberta Ragusa, scomparsa la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012.

I giudici liguri hanno sciolto oggi, 20 dicembre 2022, la riserva e non hanno ritenuto sufficienti i nuovi mezzi di prova presentati dal pool difensivo di Logli, ovvero due testimonianze di altrettanti ex compagni di cella del super testimone Loris Gozi, in un periodo in cui era detenuto per furto, che avrebbero riferito le confessioni dello stesso Gozi di essersi inventato le accuse contro Logli.

Il difensore del marito di Roberta Ragusa, avvocato Andrea Vernazza, ha già preannunciato di voler ricorrere in Cassazione chiedendo l’assegnazione di un’altra corte per la discussione dell’istanza di revisione in quanto i giudici genovesi hanno ammesso alla discussione anche le parti civili nell’udienza del 5 dicembre. “Non avevano diritto di esserci – ha spiegato Vernazza preannunciando ricorso – come stabilito da una precedente sentenza della Cassazione pronunciata vent’anni e mai più messa in discussione nei vent’anni successivi. Il pronunciamento di oggi cambia dunque la giurisprudenza consolidata e vogliamo che sia la Cassazione a stabilirlo con un suo pronunciamento”.



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