Esame maturità: “Si tornerà alle vecchie regole pre-covid”. Lo annuncia il ministro Valditara


ROMA – La nuova maturità sarà quella in vigore prima del Covid. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha scelto di tornare indietro senza modificare quasi nulla della legge del 2017. “È la legge in vigore. Prima di decidere ho sentito esperti e addetti ai lavori. Alla fine è parsa la soluzione più ragionevole. Se dovesse funzionare male, si interverrà ma l’idea che si cambi la maturità solo per mettere un timbro trovo sia inappropriata”, precisa il ministro in un’intervista al quotidiano La Stampa.
“Il colloquio interdisciplinare deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non è, quindi, un colloquio disciplinare, non deve esserci l’interrogazione in italiano, in greco o in matematica. Le competenze disciplinari sono già state accertate con il giudizio finale che ammette all’esame di Stato. Su questo invierò una circolare che chiarirà esattamente come andrà svolto il colloquio”, sottolinea Valditara.
Il ministro parla anche delle retribuzioni degli insegnanti. “Pagando di più gli insegnanti più formati e con responsabilità particolarmente delicate come i docenti tutor, che dovranno farsi carico anche degli studenti con maggiori difficoltà, noi intendiamo valorizzare il merito di chi si assume particolari
responsabilità, senza nulla togliere a chi svolge il proprio lavoro con professionalità tutti i giorni”.