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Patto europeo immigrazione: in questo semestre nessuna decisione. Tutto rinviato al 2024. Lo fa sapere la Svezia

BRUXELLES – Durante la presidenza svedese del Consiglio dell’Ue, nei primi sei mesi del 2023, non ci sarà alcun patto sull’immigrazione. Lo prevede l’ambasciatore, rappresentante permanente della Svezia presso l’Ue, Lars Danielsson, in un colloquio con il Financial Times all’avvio del semestre.

I paesi nordici, alleati della Germania, insieme con i Paesi frugali, capeggiati dall’Olanda, a quanto risulta dallanticipazione di stampa, lasciano tutto il peso dell’accoglienza dei clandestini agli Stati del Mediterraneo, in particolare Grecia e Italia.

Nell’agenda di Stoccolma, per l’Ue, solo un maggiore sostegno all’Ucraina e realismo sul libero mercato per bilanciare chi cerca di inondare l’Europa di aiuti di Stato. Secondo Danielsson “non vedrete un patto migratorio completato durante la presidenza svedese”. Ci sarà, lo prevede, non prima della primavera del 2024. In previsione di questa situazione il governo italiano ha intanto adottato misure autonome per limitare gli arrivi indiscriminati, vista la mancanza di interventi da parte delle istituzioni comunitarie che, dopo alcune aperture, hanno rapidamente rimandato la discussione del problema.

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