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Ucraina: esplosioni a Sebastopoli. Portavoce di Kiev: “Senza una tregua, la Russia perderà altri 70mila soldati”

Sebastopoli in Crimea

SEBASTOPOLI (CRIMEA) – Forti esplosioni a Sebastopoli, oggi 4 gennaio 2023, e nelle zone limitrofe della città, in Crimea, sono state riferite dai canali Telegram e rilanciati dai media ucraini. Secondo Radio Svoboda, nella serata di ieri ci sono state altre esplosioni vicino all’aeroporto militare di Belbek, sempre in Crimea, annessa unilateralmente dalla Russia.

Il portavoce dell’intelligence militare ucraina, Andrii Cherniak, come riporta il Kyiv Independent afferma che, senza una tregua per la pace, “l’esercito russo perderà fino a 70.000 uomini nei prossimi 4-5 mesi, ma il Cremlino sembra essere pronto ad affrontare queste perdite”.

“La Russia probabilmente continuerà le operazioni offensive quest’anno – ha affermato Cherniak, secondo il quale i russi capiscono che perderanno sul campo di battaglia – ma non hanno intenzione di porre fine alla guerra. L’intelligence ucraina è sicura” che Mosca cercherà ancora di catturare la regione di Donetsk e farà di tutto per mantenere il suo corridoio terrestre sulla costa meridionale verso la Crimea occupata”.

Le truppe russe “potrebbero attaccare simultaneamente da nord e da est”, ha detto Cherniak, ma “queste azioni del nemico sono attese e le nostre truppe sono pronte”, ha aggiunto. Il Kyiv Independent osserva che i risultati ottenuti dalla Russia sul campo di battaglia rimangono limitati, anche se i combattimenti sono stati molto duri nell’est e nel sud del Paese. Le truppe russe sono state costrette a ritirarsi dal 40% dei territori ucraini che avevano occupato all’inizio dell’invasione a lo scorso febbraio.



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