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Bruxelles, Mes: l’Ue pensa che l’Italia possa ratificare il trattato. La “spinta” di Gentiloni

BRUXELLES – Si è riaperto da poco, in Italia, il dibattito politico sulla riforma del Mes, il discusso Fondo salva Stati in passato fonte di polemiche politiche, visto che l’Italia ormai è rimasto l’unico Paese che ancora non ha provveduto, dopo che anche la Germania, a dicembre 2022, si è aggiunta a allle nazioni che avevano già aderito.

Dall’Unione Europea ripartono gli inviti al nostro Paese e filtra ottimismo da Bruxelles per la possibile approvazione della riforma del Mes da parte del Governo italiano. Prima dell’inizio della riunione dell’Eurogruppo sia il vicepresidente esecutivo della Commissione, Valdis Dombrovskis, che il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, si sono espressi in modo positivo.   

“Pare esserci qualche progresso, quindi speriamo di poter confermare la ratifica da parte di tutti i  membri del Meccanismo Europeo di Stabilità”, ha evidenziato Dombrovskis.

GENTILONI – Il fatto che l’Italia possa apprestarsi a ratificare la riforma del Mes “certamente è positivo – ha sottolineato Gentiloni – ma la decisione  spetta al governo italiano e vedremo in che tempi e in quali termini  verrà presa”.  Gentiloni si è detto “fiducioso” che tutti i Paesi aderenti al Mes approveranno la revisione del suo regolamento. E’ utile la ratifica da parte anche dell’Italia di uno statuto rivisto che serve all’insieme dei Paesi a prescindere da chi vi farà ricorso. L’Italia è stata tra i Paesi che circa due anni fa hanno deciso questo emendamento allo statuto del Mes e questo emendamento è utile. Una volta che tutti i Paesi lo avranno ratificato, e sono fiducioso che tutti i Paesi lo faranno, darà strumenti ulteriori al Mes per affrontare eventuali crisi“.

DIRETTORE MES – “La riforma del trattato del Mes quando verrà ratificata da tutti i Paesi porrà le basi su come usarlo nel futuro. Non solo per quanto riguarda l’Italia ma in altri Paesi. Quello che è stato negoziato due anni fa e accettato da tutti gli Stati sarà utile per quello che sarà il Mes in futuro rispetto a quello che è stato in passato. La ratifica da parte dell’Italia è nelle mani del Parlamento”. Lo ha dichiarato il direttore esecutivo del Mes, Pierre Gramegna, al termine della riunione dell’Eurogruppo.

GIORGETTI – Il governo italiano, per bocca del ministro Giorgetti, non ha escluso aperture, ma ha rimandato il tutto a una decisione del parlamento: “Siamo coscienti dell’impegno assunto dall’Italia e che allo stato tutti gli altri aderenti abbiano proceduto alla ratifica, ma la decisione di procedere o meno alla ratifica del Trattato dovrà essere presa a seguito di un adeguato e ampio dibattito in Parlamento”.

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