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Putin: “Stop al trattato Start. Ma non useremo per primi le armi nucleari”. Blinken: “Irresponsabile”

Vladimir Putin

MOSCA – L’annucio di Putin è di quelli che gelano il sangue: la Russia “sospende” l’applicazione dello Start, l’ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Usa, perché “non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi, mentre Washington è intenta ad infliggere una sconfitta strategica a Mosca”.

Quindi la frase teoricamente rassicurante, ma non sufficiente a ridare tranquillità al mondo: “Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo”. Poi Il presidente russo ha invitato il ministero della Difesa e Rosatom ad essere pronti per dei test sulle armi nucleari: “Non le useremo mai per primi, ma se lo faranno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti. Nessuno deve farsi illusioni: la parità strategica non deve essere infranta”

E ancora: “L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia” ma noi “raggiungeremo i nostri obiettivi”.

Vladimir Putin  parla per un’ora e 45 minuti all’Assemblea Federale a Mosca e fa il punto sulla guerra in Ucraina e la situazione economica e sociale della Russia. “Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che defineranno il futuro del nostro paese e popolo”, aggiunge il presidente russo.

Putin cita anche l’Italia: “La Russia sa essere amica e mantenere la parola data, lo dimostra il nostro aiuto ai Paesi europei, come l’Italia, durante il momento più difficile della pandemia di Covid, esattamente come stiamo andando in aiuto nelle zone del terremoto”.

“L’annuncio della Russia di sospendere la sua partecipazione all’accordo New Start sul disarmo nucleare e’ molto deludente e irresponsabile”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. “Ma ovviamente – ha aggiunto – rimaniamo pronti a discutere in qualsiasi momento con la Russia di limitazione delle armi strategiche”. 

Gli ha fatto eco il segretario generale della Nato, Jens Stoltenbegr: “Con la decisione di oggi sul New Start, tutta l’architettura mondiale di controllo degli armamenti viene smantellata. Incoraggio fortemente la Russia a riconsiderare la sua decisione e a rispettare gli accordi esistenti”.

 

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Ernesto Giusti


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