Turista morto in Santa Croce: assolti i quattro imputati di omicidio colposo. “Il fatto non sussiste”

FIRENZE – Non ci sono colpevoli per la morte del turista spagnolo Daniel Testor Schnell, ucciso il 19 ottobre 2017 da un frammento di pietra di 15 chili, caduto dalla navata centrale della basilica di Santa Croce. Gli imputati, accusati di omicidio colposo, sono stati tutti assolti dal tribunale di Firenze, oggi 18 aprile 2023, perchè “il fatto non sussiste”.
La pubblica accusa aveva chiesto quattro condanne con pene fra nove mesi e un anno e mezzo. Secondo la Procura gli imputati, tutti legati a suo tempo all’Opera di Santa Croce (l’istituzione addetta alla conservazione e manutenzione del monumento), non avevano compiuto un adeguamento monitoraggio della basilica.
I quattro imputati assolti sono l’ex presidente dell’Opera di Santa Croce, la commercialista Irene Sanesi, in carica all’epoca del tragico incidente, per cui era stata chiesta una condanna a nove mesi, Stefania Fuscagni, presidente in carica dal 2007 al 2015 con richiesta di condanna a un anno, l’ex segretario generale dell’Opera, Giuseppe De Micheli, per il quale era stato avanzata richiesta di un anno e sei mesi, e il tecnico responsabile della sicurezza, il geometra Marco Pancani, con richiesta di un anno e sei mesi. La famiglia del turista spagnolo non si era costituita parte civile perché risarcita con oltre due milioni di euro prima dell’inizio del processo.
