Fiorentina, che paura! Va sotto di tre gol e recupera: 2-3. E’ in semifinale: Sottil e Castrovilli cacciano i fantasmi. Pagelle
FIRENZE – Che spavento, poveri tifosi viola? La Fiorentina passa il turno dopo essere stata all’inferno. Chi è il regista: Dario Argento o Alfred Hitchcock? Solo un mago dell’orror poteva inventarsi una partita in cui i viola, partiti dal sontuoso 4-1 di Poznam, sono riusciti a farsi tanto male da andare sotto di tre gol e rischiare di finire ai supplementari e vedersi strappare clamorosamente la semifinale di Conference. Per fortuna, nel momento più tenebroso, i viola hanno trovato due gol con i “ragazzi della provvidenza”: prima Sottil, poi Castrovilli.
Ma Italiano, stanotte dovrà fare un serio esame di coscienza: non si può esser certi di nulla in Europa. C’era già stata una mezza doccia fredda contro il Braga, due turni fa: anche in quell’occasione, vittoria 1-4 in Portogallo, poi due gol concessi graziosamente agli avversari. Stasera, 20 aprile 2023, il thrilling è stato ancora più spaventoso. Davvero inaspettato. A pericolo passato e a semifinale raggiunta, l’allenatore dovrà cominciare a pensare al ritorno con la Cremonese: speriamo basti il 2-0 dell’andata. Se tanto mi dà tanto. E anche la dirigenza dovrebbe capire che non basta avere la partita lunga, ma serve qualità. Se decidi di far rifiatare Dodò non puoi pensare di avere lo stesso rendimento del brasiliano, cresciuto tanto, affidando la maglia a Venuti. Ok, pellicola finita luci riaccese. Testa al Monza. E alla Cremonese, con la speranza di non vedere più partite da paura.
E veniamo alla cronaca, cioè ai fotogrammi della paura. Com’era accaduto già nel turno degli ottavi i gigliati non gestiscono al meglio il cospicuo vantaggio accumulato nella prima partita e subiscono non solo una rete nei minuti iniziali, ad opera di Afonso Sousa, ma anche altre due nel cuore della ripresa che rimettono in ballo tutto fino al gol di Sottil a 12′ dalla fine che scaccia gli incubi gigliati.
La Fiorentina gioca sotto tono, forse perché pensa ad un’avversaria facilmente controllabile, con Jovic che fallisce ancora una volta la grande chance della maglia da titolare e Sottil riproposto come esterno sinistro offensivo che fa pochissimo per mettersi in mostra. Pesa nei viola soprattutto l’assenza di Amrabat, fuori per infortunio, e diventato col passare dei mesi forse l’unico vero cervello della squadra ed interprete del ruolo di centrocampista centrale.
La scelta del tecnico del Lech Poznan, il per nulla sprovveduto van der Brom, di schierare i suoi uomini col 3-4-1-2 si rivela davvero fastidiosa per i viola che faticano a prevalere sulle seconde palle, ed inoltre gli ospiti a differenza dell’andata spezzettano maggiormente il gioco rendendo non fluida la manovra dei toscani. I sogni dei polacchi di una clamorosa rimonta, iniziati con la rete di Afonso Sousa bravo a sfruttare un errore difensivo di Venuti, aumentano al 65′ quando l’arbitro fischia un calcio di rigore per fallo in area di Terzic su Skoras, con Velde che spiazza dal dischetto Terracciano e diventano concreta realtà 5′ piu’ tardi quando arriva lo 0-3 con Sobiek.
A salvare la qualificazione viola ci pensa una rete di Sottil che manda in estasi il Franchi che a quel punto può esultare e tirare un enorme sospiro di sollievo. Nel finale di gara il Lech Poznan prova un ultimo assalto ma è la Fiorentina a segnare ancora con Castrovilli (bravo Gaetano, così si fa) e a sigillare il passaggio alla semifinale. Ma qui nasce la domanda per Italiano: perchè regalare gol spaventosi agli avversari quando hai la qualificazione in tasca? Come mai certe situazioni di thrilling a Carletto Ancelotti o a Pep Guardiola non capitano?
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