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Studenti: protesta per il caro affitti. Ed è scontro nel governo. La situazione a Firenze

Studenti in tenda

Tende davanti alle Università. I ragazzi non ce la fanno a pagare affitti anche di 600-700 euro al mese per una cameretta. Così dilaga la protesta contro il caro affitti nelle grandi città italiane – dopo Milano e Roma, anche a Torino, Cagliari, Padova, Pavia e Bologna, nonostante la pioggia, stanno spuntando le tende degli studenti davanti ai rettorati – e si accende al contempo lo scontro politico tra il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e i sindaci di centrosinistra da una parte e tra lo stesso Valditara e la ministra dell’Università Anna Maria Bernini dall’altra.

Giuseppe Valditara, a Sky, punta il dito sul centrosinistra: “Io credo che il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra.” E aggiunge: “Evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso”. 

E c’è uno scontro nella maggioranza, perché c’è ‘irritazione’ al ministero dell’Università per una contrapposizione con le amministrazioni locali, ritenuta controproducente al raggiungimento di una soluzione efficace e il più possibile condivisa del problema del caro affitti per gli studenti. La strada da percorrere per risolvere un problema annoso – secondo quanto si apprende da fonti qualificate – deve essere quella del dialogo e del coinvolgimento di tutti. E il ministro Anna Maria Bernini è decisa a proseguire su questa linea “senza alimentare inutili polemiche”.

A Firenze scendono in campo Sunia e Cgil. Che in una nota scrivono: “Siamo a fianco della mobilitazione degli studenti, lanciata dall’Unione degli Universitari che, con lo slogan ‘Senza casa, senza futuro’ e con le tende al Polo di Novoli, chiede risposte al Governo sulla crisi abitativa, e denunciamo la grave condizione del mercato degli affitti. Da tempo in città abbiamo acceso i riflettori e lanciato un allarme sulla questione degli affitti per studenti e i cittadini – aggiungono .- Proprio con Udu abbiamo aperti due tavoli di confronto, uno col Comune e uno con Università e Dsu: chiediamo che siano riconvocate riunioni di questi tavoli quanto prima”.

Per Cgil e Sunia Firenze “è assolutamente necessario che il Governo torni a finanziare strutturalmente il diritto allo studio, perché ancora oggi migliaia e migliaia di studenti che ne hanno diritto non riescono ad accedere a un posto alloggio e sono costretti a rivolgersi al mercato privato. In un mercato dove i proprietari di case sempre più affittano con Airbnb, piuttosto che agli studenti. E dunque, oltre ai costi sempre più alti per un posto letto, gli universitari devono fare i conti anche con la carenza di alloggi. Firenze diventerà, o lo è già diventata, una città dove studiano solo i figli dei ricchi”.

Secondo Cgil e Sunia Firenze, conclude la nota, “sono inadeguate le iniziative pubbliche che sostengano le migliaia di studenti fuori sede e c’è un unico attore che gode della situazione: la rendita parassitaria. Dopo di che non mancano gli studentati privati nella nostra città: ma sono troppo cari e inaccessibili”. 


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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