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Evasione fiscale? Vale due-tre manovre di bilancio. L’allarme dell’Agenzia delle Entrate

Secondo le stime di Confindustria, servirebbero 16 miliardi per la proposta di taglio del cuneo fiscale. Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, intervenendo al Fstival dell’economia di Trento, afferma che i fondi non mancherebbero. Bisogna recuperarli dall’evasione fiscale.

“L’evasione fiscale che viene stimata dal mef ogni anno – ha affermato Ruffini – cuba circa due o tre leggi di bilancio. Servono risorse? Ne avremmo molte di più se l’amministrazione fiscale funzionasse al meglio per recuperare l’evasione fiscale. E’ una tassa occulta per tutti i cittadini che fanno il loro lavoro e pagano le tasse, Ed è un patrimonio. Bisogna occuparsene perchè è un patrimonio che può essere rimesso in circolo per i cittadini, le imprese, per tutti, per avere più risorse in giro che Parlamento e Governo potranno spendere”. Alla domanda, quanto c’è della cosiddetta evasione ‘per necessità’, arriva la risposta: “Più dell’80% dell’evasione è per omesse dichiarazioni o infedeli”. 

Nel confronto al Festival di Trento, guardando al futuro, al “fisco del 2030”, Ruffini sottolinea i passi avanti fatti, in poco tempo, dai temi di un gestione delle Entrate e della Riscossione fatta con “carta, penna e calamaio”. “Vi ricordate tutti – sottolinea – quando la dichiarazione dei redditi bisognava compilarla dalla prima all’ultimo rigo, cartacea, cercando qualcuno che ci aiutasse a comprendere delle istruzioni non semplici”.

Un percorso da portare avanti, dice: “Nel 2030, da contribuente, mi auguro di avere dall’altra parte una Agenzia delle Entrate che sappia interloquire con me come cittadino o professionista in modo molto più veloce, con una serie di servizi” ancora innovativi. Entra già in campo l’intelligenza artificiale: “Da luglio dello scorso anno si è chiuso positivamente un lungo confronto con l’Authority della Privacy, ci permetterà ora di utilizzare meglio, presto ma senza fretta per fare un buon lavoro, di andare a vedere veramente chi si sottrae agli obblighi fiscali senza disturbare i cittadini” che sono nel pieno rispetto de fisco.

Oggi, rileva ancora Ruffini, “l’ostacolo è anche la stratificazione normativa”, determina “un sistema fiscale che consente a chi si vuole sottrarre di farlo con estrema facilità e che invece, per i cittadini onesti significa spaccarsi la testa per capire”. Sul fronte della legge delega per la riforma fiscale, che è ora in Parlamento, in questa fase, dice Ruffini, “il nostro compito è quello di raccogliere tutta la normativa vigente, ricomporla e sistematizzarla in nove testi unici. Il nostro impegno è di consegnare questo lavoro entro la fine dell’anno, speriamo entro novembre. Stiamo lavorando sul quinto dei nove testi unici. E’ un modo per fare chiarezza e fare ‘meno spavento'”. 

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Ernesto Giusti


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