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Tour de France 2023: Pedersen vince a Limoges. Cavendish costretto al ritiro

Perdersen (foto dalla pagina FB del Tour de France)

LIMOGES – Sul traguardo di Limoges la spunta Mads Pedersen: il campione del mondo del 2019 si è imposto su Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) e Wout Van Aert (Jumbo – Visma) in uno sprint col gruppo allungato. Nulla da fare per il belga, vincitore delle prime tre tappe per velocisti: il percorso collinare ha favorito la volata a ranghi ridotti costruita negli ultimi chilometri da tutta la Lidl-Trek. Finisce qui il Tour di Mark Cavendish, costretto al ritiro per un guaio alla spalla.

Ci si aspettava un finale con scatti a ripetizione e sparate improvvise, ma alla fine il ritmo forsennato della Jumbo-Visma – portato avanti per proteggere la maglia gialla Jonas Vingegaard e per evitare sorprese in vista della tappa di domani – ha praticamente annullato le iniziative dei finisseur. La prima vera fuga di giornata è andata in porto grazie a Anthony Delaplace (Team Arkéa Samsic), Anthony Turgis (TotalEnergies) e Tim Declercq (Soudal – Quick Step), il gruppetto dei tre battistrada è arrivato a un vantaggio massimo di 4 minuti dal gruppo. A 30 chilometri dal traguardo Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step) ha provato a raggiungere i fuggitivi, ma l’azione di Turgis Côte de Masmont ha impedito la rimonta.

Il corridore francese è stato l’ultimo ad essere ripreso, a circa 8 chilometri dall’arrivo. È stata una frazione segnata dalle cadute: Simon Yates (Team Jayco Alula) e Mikel Landa (Bahrain Victorious) sono rimasti coinvolti in una caduta, il britannico ha perso 47″ in classifica (e ben due posizioni).

Brutte notizie anche per Mark Cavendish, il britannico è rimasto a terra a 60 chilometri dalla conclusione per evitare una caduta: il corridore dell’Astana è stato costretto al ritiro a causa di una probabile lussazione della spalla. Sfumato dunque il record di vittorie di tappa al Tour, al momento il 38enne è a quota 34 come Eddy Merckx. A spiegare la dinamica dell’incidente è stato il compagno di squadra Gianni Moscon: “C’è stata una caduta davanti a noi, Mark ha anche cambiato la linea per evitare il peggio, ma alla fine è cascato. Abbiamo capito subito che non sarebbe stato in grado di proseguire, speriamo che l’infortunio non sia troppo grave e che possa tornare il prima possibile in sella”.


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

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