Grazia a Patrick Zaki concessa da Al Sisi. Esulta il governo Meloni. Crosetto: “C’è chi critica e chi lavora”
IL CAIRO (EGITTO) – Gli ha concesso la grazia: Patrick Zaki non dovrà scontare altri 14 mesi di carcere. Il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha concesso la grazia a Patrick Zaki, che ieri era stato condannato a tre anni di carcere. Lo riferiscono i media locali, secondo cui è stato graziato anche l’attivista per i diritti umani Mohamed el-Baqer.
Secondo il giornale egiziano Ahram Online, Zaki ed El-Baqer, avvocato dell’attivista Alaa Abdel Fattah che ha protestato contro la sua detenzione con un lungo sciopero della fame, sono tra le persone alle quali è stata concessa la grazia nel giorno in cui secondo il calendario islamico inizia il nuovo anno Hijri, che coincide con l’anniversario della migrazione del profeta dalla Mecca a Medina. El-Baqer, ricorda il giornale, sta scontando una condanna a quattro di carcere, condannato nel dicembre del 2021 da un tribunale di emergenza per la sicurezza dello stato con l’accusa di essersi unito a un gruppo terroristico e di aver diffuso notizie false nel Paese e all’estero.
Esultano, in Italia, tutte le forze politiche. Guido Crosetto, ministro della difesa, ascrive al governo Meloni buona parte del merito della grazia per Zaki. Ecco le sue parole: “L’Egitto ha graziato Zaki. Non è un atto casuale. È il frutto di lavoro, di rapporti, di serietà, di considerazione, di diplomazia, di senso delle Istituzioni, di rispetto. Perché c’è chi passa le giornate a criticare e c’è chi lavora”.