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Firenze: Copeland ha chiuso (in guanti bianchi) il Musart Festival con i Police

FIRENZE – Nell’ultima sera del Musart Festival, progetto artistico dell’estate fiorentina, si è esibito Stewart Copeland, storico batterista de The Police. Presentatosi in guanti bianchi, ha trasformato l’orchestra in una rock band, con tre splendide cantanti.

A seguito della domanda are You ready to rock?, ha iniziato con King of pain, per poi passare a Roxanne.

Piacevoli e simpatici gli interventi personali durante i quali ha salutato Andy (Summers) e Sting (Sting), per poi procedere con Spirits in the material world Walking on the moon, durante il quale ha anche eseguito un eccellente assolo di batteria.   

Dopo uno scambio di ruoli con il direttore d’orchestra e la sua performance alla chitarra, ha offerto Every breath you take, poi The bed’s too big without YouDon’t stand so close to me, la mitica Message in a bottle, e Can’t stand losing you, con un intermezzo di Reggatta de blanc.  

Gran finale con Every little thing she does is magic, in occasione della quale Piazza Santissima Annunziata, si è accesa, al posto delle storiche candeline della rificolona, con le luci dei telefonini.     

Numerose le iniziative collaterali tenutesi nei luoghi culturali adiacenti: dalla mostra fotografica di Antonio Viscido “Ritratti senza posa”, presso la tipografia dell’Istituto Geografico Militare, alla visita che i militari hanno offerto dello stesso Istituto che, trasferitosi a Firenze nel 1865, ha il compito di fornire supporto geotopocartografico alle Unità e Comandi dell’Esercito.  


Fabio Piccioni

Avvocato del Foro di Firenze
avv.fpiccioni@gmail.com www.avvocatieavvocati.it

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