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Mondiale di ciclismo 2023: Bettiol va in fuga solitaria, Van der Poel lo riprende. Cade, si rialza, sanguina ma vince l’oro
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GLASGOW (SCOZIA) – Ci ha provato, Alberto Bettiol. In fuga solitaria a una quarantina di chilometri dall’arrivo ha sognato la maglia iridata. Ma non aveva fatto i conti con un treno: Mathieu Van der Poel, nipote di un altro grande, ossia Raymond Poulidor. Van der Poel ha guidato gli inseguitori ha ripreso e staccato Bettiol. Poi è caduto. Ma ha avuto la forza di rialzarsi e, nonostante la vistosa ferita sanguinante, è volato a prendersi l’oro e il titolo di campione del mondo.
Nella cronaca della fantastica giornata, dopo la protesta degli ambientalisti (cinque arresti da parte della polizia), si è registrato l’infortunio a Matteo Trentin. L’azzurro è caduto a 90 chilometri dal traguardo, quando si trovava nel gruppetto dei migliori: il corridore della UAE Emirates, passato troppo vicino alle transenne, è rimasto a terra perdendo la testa della corsa. E’ sfumato il suo sogno iridato.
Ma a 42 chilometri dal traguardo ecco la svolta: un grande Alberto Bettiol è da solo al comando. A tre giri dalla fine, circa 42km, il toscano – erede della tradizione che va da Bartali a Martini, a Bitossi, tanto per citare i primi che vengono in mente – ha 41″ di vantaggio sul gruppo dei migliori che comprende anche il campione del Mondo uscente Remco Evenepoel.
Bettiol è stato bravo a scattare in una fase in cui lo squadrone belga stava provando a contenere le iniziative del danese Mad Pedersen, dello sloveno Tadej Pogacar e dell’olandese Mathieu Van der Poel. Ed è anche cominciato a piovere: strada molto scivolosa. Bettiol insiste. Ma il suo distacco si riduce sempre più: Van der Poel lo riprende e lo stacca. Poi cade. Sanguina. Ma si rialza e riparte come un treno verso l’oro e il titolo di campione del mondo. Argento per l’eterno rivale, Wout Van Aert. Bronzo a Tadej Pogacar. Alberto Bettiol, ripreso dopo la bella fuga, è arrivato decimo al traguardo.
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