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Minacce alla Meloni: “Sei sicura di tornare da Caivano?”. Lei: “Andrò”. Solidarietà dalla politica. A cominciare dalla Schlein

Giorgia Meloni

ROMA – E’ stata minacciata di morte, Giorgia Meloni, per la cancellazione del reddito di cittadinanza. Sui social hanno scritto: “Sei sicura di tornare da Caivano?”. Pronta la sua risposta: “Andrò a Caivano” per dare solidarietà non solo di facciata al luogo degli stupri su due ragazzine.

E rende noto il programma: giovedì, 31 agosto, alle 12, sarà in visita all’Istituto Superiore “Francesco Morano”, al Parco Verde. E’ sicura di “uscire viva” da Caivano, perchè alle 19, secondo l’agenda resa nota da Palazzo Chigi, la premier sarà ad Atene, per una cena di lavoro con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, al Palazzo Maximos.

“Io ti consiglierei stai a casa stanno com e pazz e rimaste 160mila famiglia senza rdc senza spesa. sei sicura che tornerai a casa?”, scrive su Facebook S.B., una donna di Caserta che vive a Napoli. E sotto il suo post si accavallano commenti contro la premier, con auguri di morte o quello, aggiunto dal profilo di un laboratorio artigianale napoletano, di andare via “con qualche ammaccatura così capisce i guai che ha fatto”.

Su Twitter, poi, c’è chi la accusa di fare “l’ennesima passerella”, e consiglia agli abitanti di Caivano di “accogliere la pescivendola Meloni con pomodori marci x aver levato l RdC a quella fascia di popolo che vive precariamente in quelle zone…”.

La premier raccoglie la solidarietà del mondo politico a partire dalla segretaria del Pd Elly Schlein. Che in una nota ha dichiarato: “Le minacce di morte ricevute via social dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non sono tollerabili. Messaggi di intimidazione, di istigazione all’odio e alla violenza non devono trovare alcuni spazio in una democrazia e troveranno sempre la più ferma condanna da parte di tutto il Partito democratico”.

“I cattivi maestri non si fermano, continuano ad incendiare gli animi e le minacce di morte contro la premier crescono ogni giorno di più- ha dichiarato la presidente dei senatori di FI Licia Ronzulli- Prima nelle piazze, ora sui social. Invece di sobillare le folle, chi ha ruoli politici dovrebbe mostrare maggior misura e senso di responsabilità. Quella stessa responsabilità che avrebbero in capo, nel caso dalle parole qualcuno dovesse passare ai fatti. A nome mio e del gruppo dei senatori di Forza Italia, esprimo la massima solidarietà e vicinanza alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. Solidarietà per le ‘minacce indegne’ anche dai ministri Tajani, Casellati, Santanché, Musumeci, Crosetto, Fitto, Valditara, Sangiuliano e dai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa.

“Solidarietà a Giorgia Meloni per le vergognose minacce ricevute. Sempre dalla parte del confronto e del dialogo, mai di chi utilizza la violenza come mezzo di intimidazione”. CosìCarlo Calenda, leader di Azione.”Le minacce ricevute dalla premier Meloni, che domani si recherà in visita a Caivano, sono gravi e inaccettabili. Pertanto, le esprimiamo la nostra sincera solidarietà. Essere in disaccordo con le scelte politiche operate dal governo è legittimo, ma l’uso della violenza non è mai giustificato né giustificabile”. Lo affermano i capigruppo del M5S nelle commissioni Lavoro di Camera e Senato Valentina Barzotti e Orfeo Mazzella.


Sandro Bennucci

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