
Cinema: morto Giuliano Montaldo, regista di “Sacco e Vanzetti” e di “Giordano Bruno”, con un grande Volontè

ROMA – Se n’è andato, a 93 anni, Giuliano Montaldo. Regista, sceneggiatore e attore, Montaldo aveva diretto tra gli altri film ‘Gli Intoccabili’ (1969) e ‘Sacco e Vanzetti’ (1971), mentre il suo ultimo lavoro era stato nel 2011 ‘L’Industriale’. Tra i vari riconoscimenti che aveva ricevuto, il David di Donatello nel 2007 (speciale alla carriera), il Globo d’Oro nel 2018 come miglior attore non protagonista per ‘Tutto quello che vuoi’ e il Globo d’oro alla carriera nel 2021. Nato a Genova il 22 febbraio 1930, anche la sua città natale lo aveva omaggiato con il Grifo d’Oro nel 2013. I funerali, per scelta della famiglia, si svolgeranno in maniera privata.
Proprio nei giorni in cui si celebra la 80esima mostra Biennale di Venezia, il cinema italiano piange, con Montaldo, uno degli ultimi registi ad affrontare la Resistenza dopo averla vissuta sulla sua pelle. La sua vita si caratterizzò fin dai rastrellamenti nazifascisti alla deportazione, alla fuga e la Resistenza vissuta, da partigiano, nel gruppo di Azione Patriotica (Gap) di Genova, la sua città. Fino all’esordio nel cinema da attore nel 1952 e quello in regia con ‘Tiro al Piccione’ del 1964. Il dominio nazista durante la Seconda Guerra Mondiale venne affrontato nel suo primo lavoro della trilogia sul potere: ‘Gott mit uns (1970)’. Seguito da ‘Sacco e Vanzetti’ (1971), sul tema del potere militare e poi da ‘Giordano Bruno’ (1973) su quello religioso. Qui recitò un monumentale Gian Maria Volonté nei panni del frate bruciato al rogo per eresia.
Celebri alcune frasi di Montaldo riguardo al grande attore che si era già confrontato con grandi registi come Sergio Leone, Francesco Rosi ed Elio Petri: “Posso dirvi che, vedendo Gian Maria Volonté, capirete cosa vuol dire il mestiere dell’attore”, spiegò in un’intervista il regista. Celebre anche la frase in un passaggio del film: “Chiedere a chi ha il potere di riformare il potere!? Che ingenuità!”.
Nel 1971 il suo ‘Sacco e Vanzetti’ si aggiudica la Palma d’Oro a Cannes. Nel 1982 firma lo sceneggiato per la televisione ‘Marco Polo’, girato in Cina, che riceve numerosi riconoscimenti e ottiene grande successo anche all’estero. Ha curato la regia del film ‘I demoni di San Pietroburgo’ nel 2008.
Tra i vari riconoscimenti anche il David di Donatello nel 2007 (speciale alla carriera), il Globo d’Oro nel 2018 come miglior attore non protagonista per ‘Tutto quello che vuoi’ e il Globo d’oro alla carriera nel 2021. Anche la sua città natale lo aveva omaggiato con il Grifo d’Oro nel 2013. Già direttore di importanti rassegne e premi cinematografici, Montaldo era stato presidente di Rai Cinema dal 1999 al 2003. La sua vita nel cinema lo portò a conoscere la moglie, Vera Pescarolo (92), figlia della grande attrice Vera Vergani e sorella del produttore Leo, con la quale aveva instaurato un sodalizio artistico di oltre 60 anni.
