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Firenze: strada intitolata al giudice Margara. Vicino alle Murate

Inaugurazione della strada e della targa per il giudice Margara (Foto Città Metropolitana)

FIRENZE – Il passaggio pedonale che unisce via dell’Agnolo con via Ferdinando Paolieri, a poca distanza dall’ex carcere delle Murate, da oggi, 15 settembre 2023, è intitolato al giudice Alessandro Margara, tra gli ispiratori della riforma penitenziaria del 1986 nota anche come ‘legge Gozzini’.

Questa mattina il sindaco Dario Nardella, l’assessora alla toponomastica Maria Federica Giuliani e l’assessora al welfare Sara Funaro hanno proceduto all’inaugurazione. Subito dopo c’è stata la scopertura della targa realizzata in collaborazione con Università di Firenze e l”Archivio Margara’ che è stata collocata sulla parete antistante.

”La via che intitoliamo oggi a Margara è in luogo significativo della città, tra l’ex carcere delle Murate riqualificate e l’ex aula bunker, vicino all’Università, luogo dunque che inspira innovazione, socialità, giustizia, tutti valori che hanno ispirato la sua vita” ha detto Nardella.

”Il giudice Margara è stato protagonista del grande impegno a favore del sistema carcerario italiano, anche grazie a tante leggi che ha promosso. Ma oggi c’è ancora molta strada da fare. Intitolando a lui questa strada vogliamo ancora una volta accendere i riflettori sul tema delle carceri in Italia. Se ne parla solo in occasione di suicidi o violenze, e invece dovremmo davvero occuparcene perché è un pezzo importante del sistema giudiziario italiano. Senza rieducazione non c’è vero reinserimento nella società al termine della pena e così abbiamo un tasso di recidiva altissimo. Rischiamo di buttare via milioni di soldi pubblici perché il carcere non funziona come dovrebbe. Basta pensare a Sollicciano, tra i più inadeguati. Speriamo che anche con questo gesto simbolico di oggi possiamo tornare a parlare in maniera decisiva di questo tema”.

“E’ stato un grande giurista e grazie al suo lavoro il nostro Paese può vantare uno dei più avanzati ordinamenti carcerari al mondo – ha sottolineato l’assessora Giuliani – la riforma del 1986 rese più umano il carcere: senza la tenacia, la passione e la cultura giuridica di Margara il principio del reinserimento sociale dei detenuti prescritto dall’articolo 27 della Costituzione sarebbe rimasto inattuato”. 



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