Prezzi calmierati: via al carrello contro l’inflazione voluto dal governo. Con 23mila adesioni
“E’ chiaro che i consumagtori devono abituarsi, ma sono convinto che l’iniziativa del governo contro l’inflazione, con il carrello della spesa a prezzi calmierati, sarà un successo”. Lo sostiene il delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dopo la giornata d’avvio dell’iniziativa.
Di che cosa si tratta? Un carrello tricolore arriva sugli scaffali di supermercati, negozi e farmacie. E’ il simbolo con cui i consumatori potranno fino a fine anno trovare con più facilità prodotti di prima necessità a prezzi contenuti. Parte il trimestre ‘anti-inflazione’, studiata per favorire il contenimento dei prezzi e tutelare il potere di acquisto dei consumatori.
Un avvio lento, ma giustificato da questa domenica primo ottobre con il sole e vari esercizi non ancora pronti. “Sono oltre 23mila i punti vendita che in tutta Italia proporranno a prezzi calmierati una vasta gamma di prodotti di largo consumo”, sottolinea Urso, che ha promosso, sottolineando l’impegno “corale, di tutto il sistema Italia, per salvaguardare il potere d’acquisto degli italiani e fermare l’inflazione!”.
Solo nelle città metropolitane le adesioni sfiorano quota 7mila: 6.977, in base ai dati del Mimit, di cui quasi la metà si concentra nelle città di Roma (1.381) e Torino (1.074). Seguono Napoli (801) e Milano (741). Ma se i numeri segnalano un’alta adesione, la realtà del primo giorno del ‘carrello tricolore’ evidenzia qualche ritardo.
Andando a curiosare nei supermercati inseriti nell’elenco, sia a Roma che a Milano, capita infatti che non si trovino né cartelli né bollini sugli scaffali. I cittadini, che per lo più hanno saputo dell’iniziativa dai giornali online (come Firenze Post) e dalle televisioni, si sono presentati per approfittare degli sconti, ma a parecchi è capitato di rimanere delusi.
“Sarà operativo probabilmente da domani, quando ci sarà una quantità di personale maggiore per potersi organizzare”, è la spiegazione alla cassa di un supermercato di una catena discount e di altri market della capitale. In altri esercizi si attende che arrivi la cartellonistica dalla sede centrale: “ma in settimana – assicurano – saremo pronti”.
A qualcuno però è andata meglio: a Torino, in un grande supermercato, è tutto già pronto, con bollini sui prodotti ribassati e grandi cartelloni. Positiva la reazione dei clienti: “Potrebbe essere una cosa utile. Gli sconti fanno bene a tutti, pensionati e non”, dice un giovane. Ma c’è anche chi è più cauto: “La grande distribuzione ci ha abituato a fare sconti più alti. Quindi solitamente ci sono prodotti in offerta molto più scontati che questi calmierati”, fa notare un altro.
E anche il Codacons rileva criticità: i prodotti a prezzo scontato inseriti nel paniere sono “decisamente pochi”, inoltre la maggior parte degli esercizi della Gdo ha optato per i ‘prezzi fissi’, bloccando di fatto i listini per i prossimi tre mesi.
Al supermercato va anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che si mostra intento a comprare castagne sui social: “Niente pesche, ma tanta roba! Le domeniche belle all’Esselunga”, scrive, e il riferimento è allo spot della pesca che tanto ha fatto discutere. Vista la giornata, un utente si chiede: “Ma avrà approfittato anche lui del trimestre tricolore?”.