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Primario multato per gli straordinari del periodo Covid: intervengono Mattarella e ministra Calderone

Viveva un incubo, Vito Procacci, primario del pronto soccorso del Policlinico di Bari: 37 mila euro di multe per gli eccessivi straordinari del periodo del Covid. Una sigla sindacale aveva presentato un espostoi. Implacabile la mannaia della burocrazia sulla testa di chi si è sacrificato nel periodo peggiore della pandemia.

Il professore ha chiesto aiuto. Anche al presidente Mattarella. Che è intervenuto chiamando la ministra Calderone. Multe sospese. Procacci ha ricominciato a respirare: “Sono felice e grato alle istituzioni, è una conferma della sensibilità delle istituzioni. Sono grato al Capo dello Stato che è un padre oltre che difensore della Costituzione”.

Procacci è contento per aver accesso i riflettori sulla vicenda. “Il mio ringraziamento – aggiunge Procacci – va anche alla ministra del Lavoro, Marina Calderone. Ora – aggiunge – però occorre che le istituzioni accendano i riflettori sulla condizione di grande difficoltà nella quale versa la tutta la Medicina di emergenza-urgenza, non solo pugliese ma italiana. Siamo ridotti al lumicino, gli organici sono ridotti all’osso. Chiedo, quindi, alle stesse istituzioni di avviare una rivisitazione generale del sistema, noi scontiamo pesantemente il peso di carichi assistenziali insostenibili con organici ridotti allo stremo. E nonostante tutto spesso il nostro ruolo non è valorizzato e, a volte, offeso”.

Quindi, secondo Procacci, “è necessaria un’azione istituzionale per valorizzare la figura del medico di emergenza-urgenza e degli infermieri che operano nei servizi di pronto soccorso, in modo tale da invogliare sempre più i giovani medici a scegliere questa branca che è la più bella delle medicine, oltre ad essere il più sacro baluardo del diritto alla salute. Le scuole di specializzazione ormai vanno deserte e il rischio serio è di lasciare l’emergenza-urgenza in mano ai gettonisti”.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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