Firenze: medico preso a calci e pugni da un paziente che pretendeva farmaci. Carabinieri richiamati dalle urla

FIRENZE – Nuovo episodio di violenza ai danni di un medico. Un uomo di 49 anni, marocchino, è stato arrestato dai carabinieri oggi, 23 ottobre 2023, a Firenze e condotto in carcere dopo aver aggredito il suo medico con calci e pugni perchè non voleva prescrivergli i farmaci. Nel pomeriggio i militari del nucleo radiomobile di pattuglia nella zona della Fortezza da Basso hanno sentito delle urla provenire dall’interno di uno studio medico e sono per questo prontamente intervenuti, notando il marocchino che usciva frettolosamente dallo stabile.
L’uomo è stato bloccato e identificato, per essere poi arrestato con le accuse di lesioni e tentata rapina e condotto nella casa circondariale di Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria. Secondo quanto ricostruito, il 49enne si era recato dal proprio medico per una visita: nell’ambito di un alterco sulla prescrizione dei farmaci, che il paziente pretendeva e che il curante non riteneva necessari, il marocchino si è messo a urlare contro il sanitario, poi gli ha strappato il suo telefono cellulare e infine ha iniziato a colpirlo ripetutamente a calci e pugni per poi scappare dallo studio in tutta fretta ma è stato bloccato grazie al provvidenziale arrivo dei militari dell’Arma. Per la ricetta negata, il medico è finito al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova.
Sulla vicenda è intervenuto ‘Ordine dei medici provinciale. “Quanto potremo andare avanti così? Non bastano vittime innocenti come la psichiatra pisana Barbara Capovani a far capire che la sicurezza dei medici è quasi ogni giorno in pericolo?” – chiede il presidente Omceo Pietro Dattolo. “Bisogna far applicare le leggi”.
“Il collega, fiorentino – riferisce Dattolo in una nota – ha negato una ricetta non dovuta a un paziente che lo ha aggredito, ferendolo. A lui che è finito al Pronto soccorso di Santa Maria Nuova, esprimiam la nostra incondizionata solidarietà. Alla politica e alle istituzioni, invece rivolgiamo un appello: primo, fate applicare la legge, perché in caso di aggressione o minacce a pubblici ufficiali sono previste multe da 500 a 5mila euro; secondo, aiutateci a far capire ai pazienti e a tutti i cittadini che noi medici siamo dalla loro parte, anche e forse soprattutto quando diciamo qualcosa che non piace perché lo facciamo per tutelare la loro salute”.
