Firenze: via Strozzi in lutto per la scomparsa di Grazia Poggi, signora della ceramica e degli argenti

FIRENZE – Ha lasciato un vuoto, non solo nella sua famiglia, Grazia Lombardi Poggi, ma nell’intera via Strozzi, strada dello struscio e del lusso nel centro di Firenze. E’ morta dopo oltre mezzo secolo passato nella “bottega” del marito Ugo, che fu prima di suo suocero.
Un’istituzione, Grazia, 75 anni portati con l’eleganza del suo nome, dietro al banco dove mostrava e consigliava, ma anche, e soprattutto, persona impegnata, da sempre, in difesa della Firenze semplice e schietta, che non voleva cambiasse mai.
Se n’è andata dopo una malattia, di cui non parlava. Così come era stata dietro, in un silenzio riservato e volutamente non ingombrante, nel periodo in cui il suo Ugo era stato esponente di primo piano di Confcommercio. Prima vice del mitico Valentino Giannotti, poi presidente.
Una first lady dei cosiddetti “bottegai”, dedita al lavoro, ai consigli, alla scelta di ciò che valeva la pena mettere in vetrina per incuriosire i passanti – che arrivando da lei avevano appena incrociato l’imponente sagoma di Palazzo Strozzi – ma anche per rendere la “sua” strada unica al mondo: capace di reggere bene il confronto con la newyorchese Fifht Avenue, dove c’è Tiffany, o con gli scintillii di Place Vandome a Parigi oppure con la londinese Oxford Street. Grazia voleva così via Strozzi.
Lascia Ugo, affranto, che vuole stare in negozio con l’illusione che lei sia uscita a far la spesa e che, da un momento all’altro, possa riaffacciarsi sulla porta con il sorriso che l’ha sempre distinta. E lascia il figlio, Niccolò, con la fidanzata Daniela, tristi ma vogliosi di andare avanti anche per lei. Così come la sorella Patrizia e i nipoti, Giulio, Michelangelo, Theo. Ma lascia un vuoto, Grazia Poggi, in via Strozzi. Dove chi la conosceva fa fatica ad abituarsi a non vederla più.
