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Italia-Macedonia del Nord: Spalletti cala il Jack (Bonaventura). Con Chiesa di nuovo lanciato. Formazioni

Jack Bonaventura autore della rete dell’1-0 contro Malta (foto dalla pagina FB della Nazionale Italiana Calcio)

ROMA – Ha passato la vigilia di Italia-Macedonia del Nord (venerdì, 20,45, diretta su Rai1), Luciano Spalletti, abbracciando Totti “dalla parte dcel cuore” e andando con lui a trovare i piccoli ricoverati del “Bambin Gesù”. Certo, c’è la “necessità di fare il risultato e con Chiesa guadagniamo moltissimo”, dice il Ct. Che ha anche un asso nella mani e non lo dice: Jack Bonaventura. Forse il centrocampista più in forma del campionato, autore di un gran gol contro il Bologna. Gol che spianò la strada alla vittoria della Fiorentina. Se non segnano le punte, come in viola, si può calare il “Jack”.

A Spalletti, in ogni caso, piacciono le imprese epiche, da brivido. Persino la Macedonia (numero 66 nel ranking mondiale dove gli azzurri sono al nono posto) è un avversario da temere perché ci ha mandato a casa dai Mondiali già una volta e non l’abbiamo mai battuta in casa nostra.

Poi ci giocheremo tutto, lunedì, con l’Ucraina che è al posto numero 22. nella graduatoria Fifa. Insomma serve l’en plein, per evitare fregature. Spalletti vuole l’appoggio dei tifosi, un’arma in più. Luciano Spalletti deve comunque la formula giusta. Altri commissari tecnici se ne sono andati: per soldi o per paura.

Fra infortuni, gente che scommette e orde di stranieri che soffocano le potenzialità dei nostri giovani, Spalletti ha dovuto far ricorso a quel che passa il convento. Stavolta, per trovare un regista, visto che Locatelli è indisponibile e Cristante non è al meglio, siamo tornati nelle mani di Jorginho, tornato in auge dopo essere stato messo da parte.

Inoltre cerchiamo attaccanti che risolvano il problema del gol: ci rivolgeremo a Chiesa, a Raspadori – forse a Scamacca a gara in corso – e anche se qualcuno si è rimesso a segnare, dopo un periodo di siccità, siamo sempre in ambasce.

Siamo in perenne emergenza, ma siano fiduciosi: Dimarco ha fatto gol da cinquantasei metri, male che vada, ci proverà anche lui, o Bonaventura che è risorto a Firenze. Insomma, troveremo le armi per farci avanti nella foresta delle difficoltà che la situazione presenta. Roma ha portato fortuna tante volte, l’abbraccio fra Totti e Spalletti, servirà da talismano contro le avversità. Insomma, l’ottimismo non può mancare, anche perhè il signor Milewski, tecnico macedone non è Alessandro Magno e la sua squadra, pur con Sudakov e Elmas, non è invincibile.

Insomma, all’Olimpico verranno certamente poste le basi della qualificazione che a Leverkusen verrà realizzata. Bisogna essere fiduciosi, anche se a Skopije quella punizione di Bardhi a dieci minuti dal termine ci soffocò in gola l’urlo per una vittoria che si stava delineando col gol di Immobile. Poi l’Inghilterra ci ha fatto capire che la qualificazione sarebbe stata complicata, dopo la passeggiata con i maltesi.

Ormai Spalleti ha capito l’antifona e farà in modo che i nostri attaccanti (Berardi, Raspadori e Chiesa) possano darci gol e punti per passare il turno. Il centrocampo avrà anche nel dinamismo di Barella un’arma efficace. Dietro, il c.t. darà fiducia a Darmian, uomo eclettico nelle due fasi, e confermerà pedine della forza e dell’esperienza di Acerbi e Gatti (o Buongiorno), visto che Bastoni è infortunato.

Le probabili formazioni

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Darmian, Gatti, Acerbi, Dimarco; Barella, Jorginho, Bonaventura; Berardi, Raspadori, Chiesa. Ct. Spalletti.

MACEDONIA DEL NORD (3-5-2) – Dimitrievski; Manev, Serafimov, Musliu; Ashkovski, Elezi, Atanasov, Bardhi, Alioski; Elmas, Miovski. Ct. Milevski.

ARBITRO: Felix Zwayer (Germania)


Sandro Bennucci

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