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Stefano Ricci “scopre” la Mongolia. E presenta la collezione autunno inverno 2024-25 celebrando il cashmere

(Mongolia_FW24-25_01 © Chris Rainier – Courtesy of Stefano Ricci S.p.A)

La collezione autunno-inverno 2024-25 di Stefano Ricci, presentata oggi 27 novembre 2023, a Fiesole, ossia a pochi chilometri dalla splendida sede della maison, sulla via Faentina, celebra il cashmere. Continua così il viaggio esplorativo del patron alla ricerca delle meraviglie del mondo. Dopo le Galapagos, la tappa in Mongolia: sulla catena dell’Altai, nel Terelj National Park e il Deserto del Gobi.

E’ una vera e propria ‘couture maschile’, per capi di grande stile, senza eccessi di streetwear. E’ un guardaroba fatto di capi esclusivi, trasversali, classici ma tempestati di particolari che identificano qualità ed esclusività come i riferimenti al logo della maison, l’ottagono.

Ecco allora il giubbotto cashmere e shearling, la field jacket, la giacca di cocco gommato nero e verde ulivo. Il capo icona è il parka in cashmere e vicuna, ma la vera novità è la nuova etichetta Alpha Yarn che celebra il prezioso cashmere. Per questa linea viene utilizzata la fibra bianca naturale che proviene dal sottopelo delle capre Hircus dell’Alashan e viene raccolta attraverso una tecnica manuale sugli animali che non abbiano raggiunto i 10 mesi di età.

Tutto questo rende la fibra estremamente leggera, elastica e resistente. Inoltre, in linea con la politica aziendale, Stefano Ricci ha deciso di sostenere un progetto con la Kazakh Falconry Association a sostegno delle aquile e dell’eco sistema in cui vivono.

Grazie all’accordo, l’associazione Wildlife Science and Conservation Center of Mongolia per il biennio 2023-24 potrà studiare le aquile e le loro migrazioni. L’azienda, intanto, continua a crescere.

“Il 2023 si appresta a diventare l’anno di maggior fatturato nella storia di Stefano Ricci – spiega Niccolo’ Ricci, Ad dell’azienda -. Confermando le previsioni d’inizio esercizio, il terzo trimestre registra una crescita del 46%, portando il fatturato a 155 milioni di euro (rispetto ai 106 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022)”.

Incrementi a doppia cifra sono stati ottenuti in tutte le aree geografiche, con una crescita esponenziale in Cina (+113%). “Guardiamo al 2024 con grande cautela ma con la fermezza di continuare a investire e aprire boutique”.

Ho Chi Min e Houston le nuove previste nel 2024, insieme a un nuovo stabilimento per la logistica da 4.000 mq a Firenze.

Ma perchè la Mongolia? Stefano Ricci spiega: “Quando abbiamo scelto la Mongolia come destinazione di questo nuovo capitolo di SR Explorer mission program, la nostra rotta polare è stata tracciata dalle parole di Roy Chapman Andrews, il ricercatore che scoprì, nel 1923, i fossili di dinosauro nel deserto del Gobi. Leggendo il suo Ends of the Heart, la nostra determinazione è uscita rafforzata a tal punto da voler essere partecipi nel sostegno al Mongolian Golden Eagle Project con particolare riferimento alle attività della Kazakh Falconry Association”.


E ancora: “In un mondo che parla di climate change e sostenibilità, poter testimoniare in concreto la nostra attenzione ai territori è diventata una componente di questi viaggi. La collaborazione sviluppata con Terry D. Garcia, insieme al quale con mio fratello Niccolò condividiamo la visione d’insieme del
programma pluriennale, unita alla straordinaria competenza e sensibilità del fotografo Chris Rainier, ci
hanno consentito di scoprire – letteralmente – quello che è stato il più grande impero della storia. La
terra di Temujin, che il mondo ha conosciuto come Gengis Khan. La terra degli Eagle Hunters che
hanno tramandato nei secoli una tradizione di falconeria e protezione di un territorio difficile come la
catena dell’Altai. Su tutto l’aquila, icona del nostro brand. È stato per noi un ritorno a una casa primordiale, in un luogo del mito lontano anni luce dalle comodità. Un incontro con noi stessi”.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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