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Fiorentina soffre col Verona ma vince: 1-0. Terracciano tiene la squadra in partita e Beltran segna. Pagelle

Nzola e Hien nel primo tempo del match al Franchi (FOTO ANSA)

FIRENZE – Vittoria sul Verona (1-0) e quarto posto (sia pure provvisorio) insieme al Napoli, a quota 27. La domenica della Fiorentina sembra quasi perfetta, ma dietro c’è una partita sofferta quanto mai. Con due protagonisti: Terracciano paratutto e Beltran che segna il gol decisivo. Ma nelle descrizioni dò la precedenza al portiere: addirittura straordinario. Prima provoca un rigore sciocco intervenendo al rallentatore su un rinvio, facendosi anticipare e rimediando con un calcione a Folonrusho. Poi Terraccianio para quel rigore e decide di tirar giù una specie di saracinesca sulla quale s’infrangono le occasioni a raffica di un Verona messo bene in campo da Baroni e che non avrebbe meritato di perdere.

Beltran ha indovinato la palla giusta al 33′ della ripresa, facendo tornare il buonumore anche a un Italiano fin lì rabbuiato, “colpevole” di aver sbagliato nettamente formazione nel primo tempo. Dove ha schierato uno Nzola lento, impacciato, prevedibile e ha costretto Beltran nel ruolo di comprimario, con poco spazio e nessun pallone giocabile. Il centriocampo? Inguardabile.

Solo l’ingresso di Arthur ha ravvivato il gioco viola. Così come Beltran, oltre al gol, ha saputo imporsi come attaccante vero, che sta piano piano dimostrando di essere il titolare di questa Fiorentina. Che per il resto deve crescere. E rinforzarsi davvero (non con svincolati o riserve) se vuole mantenbere il posto che occupa in classifica.

Perchè una squadra con ambizioni non può rischiare così tanto contro un Verona che, almeno nel primo tempo, ha fatto molto in fase costruttiva e, soprattutto, disfatto in quella conclusiva. Trovando davanti sempre lui, Pietro Terracciano, protagonista, con Beltran, di una bella domenica viola!

A 36 anni dalla scomparsa di Bruno Beatrice, la famiglia ha deciso di donare alla società viola, e permetterne l’esposizione per il Bar “Maglia Viola” del Viola Park, la maglia originale con cui il centrocampista gigliato disputò la stagione 1975-76, annata in cui la Fiorentina conquistò la Coppa di Lega Italo-Inglese dopo l’affermazione in Coppa Italia nell’annata precedente (foto ACF Fiorentina)

BEATRICE – La famiglia di Bruno Beatrice, grande ex viola degli anni Settanta, nel trentasettesimo anniversario della scomparsa. E minuto di raccoglimento per la morte di Antonio Juliano, ex capitano del Napoli e campione d’Europa con l’Italia nel ’68. Italiano non rischia Bonaventura e nemmeno Arthur. Al posto di Jack gioca Beltran alle spalle di Nzola. E’ la prima volta che iniziano la gara insieme. La Fiorentina gioca con la quarta maglia, rossa e bianca, presentata pochi giorni fa. Posso dirlo? Mi pare indicata per la spiaggia.

TERRACCIANO I – Pronti via e Terracciano, dopo trenta secondi, manda tutti nel panico: su un retropassaggio il portiere viola si fa aggredire da Folorunsho e lo stende. Ferrieri Caputi richiamata al Var. Rientra e disegna il rettangolo: rigore. E giallo per Terracciano. Doloroso ma giusto. Batte Djuric che si fa ipnotizzare da Terracciano, bravissimo anche sul tap-in di Lazovic. Poi Fiorentina fortunata perché Ngonge sbaglia il terzo tentativo in modo clamoroso.

PALO– All’8′ Verona ancora ad un passo dal gol. Sfonda a destra, traversone di Tchatchoua, testa di Lazovic, Ngonge calcia ma è provvidenziale la deviazione di Terracciano sul palo. Fiorentina dove sei? Sveglia! Italiano urla perchè non si aspettava una partenza così fiacca e rischiosa.

NZOLA – Al 15′ Il Verona sembra un po’ più in difficoltà. La Fiorentina prende le misure. E al 18′ i viola segnano: bel gol di Nzola. Punizione di Biraghi, controllo macchinoso di Nzola che si aggiusta il pallone con il braccio sinistro prima di calciare in porta. Ferrieri Caputi non ha dubbi.

ITALIANO – Al 22′ lancio di Quarta, Sottil va in fuorigioco. Rumoreggia il Franchi. Italiano si volta verso la tribuna e grida: “Calma, calma, calma!”. In vito ai tifosi, non ai giocatori! Al 26′ rimpallo favorevole a Nzola, che può scappare verso la porta, ma l’attaccante viola è lento e si fa rimontare. Sfumata una potenziale grande occasione.

TERRACCIANO II – La difesa viola si fa saltare sistematicamente. Per fortuna c’è Terracciano a fare la saracinesca: prima (29′) parando un colpo di testa di Djuric, con azione però viziata dal fuoriguioco di Lazovic. Poi (31′) su cross di Folonrusho, Ngonge batte a colpo sicuro ma trova ancora il portiere con un intervento straordinario. Evvai San Pietro!

BIRAGHI – E’ sempre il Verona a condurre la danza. Al 36′ Biraghi prende il giallo per fallo su Ngonge. Al 41′ punizione da trenta metri di Suslov che finisce alta sopra la traversa. Altro rischio per la porta viola al 43′: traversone di Filippo Terracciano (il veronese) pallone sulla testa di Folorunsho che però la manda a lato. Difesa viola con tanti santi dalla sua, oltre al fondamentale san Pietro (Terracciano) che permette a una Fiorentina francamente inguardabile di andare al riposo con la porta inviolata.

ARTHUR – In avvio di ripresa, Italiano, colpevole di aver sbagliato completamente formazione, fa tre cambi: fuori Maxime Lopez, Sottil e Nzola per Arthur, Barak e Kouamè. Assain opportuno, secondo me, l’ingresso di Arthur per dare organizzazione a una Fiorentina del tutto slegata. Al 2′ viiola pericolosi, ma la conclusione di Ikonè finisce alta.

RANIERI – Cross di Suslov al 4′, Terracciano respinge di pugno, controcross di Ngonge, Ranieri s’immola, la prende sul viso deviando in angolo. Al 7′ percussione centrale di Folorunsho, tiro di Suslov e parata di Terracciano. Al 16′ proiezione offensiva di Ranieri, zampata ravvicinata, ma poco convinta di Ikonè, Montipo’ salva.

TERRACCIANO III – Doppia sostituzione nel Verona: escono Suslov e Djuric, entrano Dawidowicz e Henry. Ammonito Barak per proteste. Quindi il neo entrato Dawidowicz. Al 23′ rischia la Fiorentina su un corner regalato da Quarta. La palla s’impenna e Terracciano compie un’altra grande parata, arrivandoci con la punta delle dita. Italiano però non lascia passare lo svarione di Quarta e, dopo pochi minuti, lo sostituisce con Milenkovic.

MONTIPO’ – Prima vera occasione della Fiorentina al 29′: cross di Biraghi, mezza girata di Mandragora che chiama Montipò a un grandissimo intervento. Quindi, nel Verona, spazio a un ex viola, applaudito dal Franchi: Riccardo Saponara prende il posto di Lazovic.

BELTRAN – Ma al 33′, finalmente, arriva il gol della Fiorentina. Palla contesa al limite dell’area, i viola chiedono anche un rigore, ma alla fine arriva Beltran che spedisce un gran pallone sotto la traversa. Si sblocca la partita e si dovrebbe essere sbloccato, almeno si spera, il Vikingo d’Argentina che ormai dovrebbe aver dimostrato, anche a un Italiano assai riottoso, di essere il vero attaccante, ossia da preferire tutta la vita a Nzola.

BARONI – L’allenatore del Verona, il fiorentino Baroni, è sconvolto: il suo Verona domina ma perde. Altro cambio: entra Mboula per Folorunsho. Al 40′ Italiano rafforza la difesa: fuori Mandragora e in campo Mina. Quattro minuti di recupero. Il Verona pressa, ma la Fiorentina resiste. L’ultimo tiro prova a farlo il bravo ex Saponara: murato. La Fiorentina vince e fa sorridere la classifica. Sì, è lassù in zona Champions. Ma che paura!

TABELLINO E PAGELLE

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano 7,5; Kayode 6, Martinez Quarta 5 (27′ st Milenkovic 6), Ranieri 5,5, Biraghi 5,5; Maxime Lopez 5 (1′ st Arthur 6), Mandragora 5 (40′ st Mina sv); Ikonè 5, Beltran 6.5, Sottil 5 (1′ st Kouame 6); Nzola 5 (1′ st Barak 5,5). All: Italiano 6

VERONA (4-3-3): Montipò 6,5; Tchatchoua 6, Hien 6.5, Magnani 6 (1′ st Amione 6), Terracciano 6; Suslov 6 (17′ st Dawidowicz 5,5), Hongla 6, Folorunsho 5,5 (39′ st Mboula sv); Ngonge 6, Djuric 4,5 (17′ st Henry 5,5), Lazovic 5,5 (30′ st Saponara 6) All: Baroni 6

Arbitro: Ferrieri Caputi di Livorno 6

Ammoniti: Terracciano, Biraghi, Barak, Dawidowicz

Marcatori: nel st al 33′ Beltran

Spettatori: 26.311


Sandro Bennucci

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