Ucraina: sì della Camera alla risoluzione del governo per sostenere Kiev. E anche ai documenti di Pd e Azione-Iv

ROMA – Approvata dalla Camera, dopo la relazione del ministro della difesa, Guido Crosetto, la risoluzione per il sostegno all’Ucraina. Si tratta proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative di Kiev.
La risoluzione della maggioranza di Centrodestra impegna, tra le altre cose, il governo a “continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito nato e Ue nonché nei consessi internazionali di cui l’Italia fa parte, le autorità governative dell’Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari”.
La risoluzione è stata votata per parti separate, su richiesta del M5s. Il dispositivo è stato approvato con 195 favorevoli, 50 contrari e 55 astenuti.
“Il nostro sostegno all’Ucraina resta forte e totalmente inalterato” ha detto il ministro Crosetto intervenendo in Aula sulla proroga degli aiuti Kiev decisa dal consiglio dei ministri lo scorso dicembre.
“La strada da percorrere al fianco dell’Ucraina – ha aggiunto il ministro – è ancora lunga, ma sarebbe un errore strategico e politico drammatico fare un passo indietro ora. Il nostro sostegno deve continuare finché non cesseranno gli attacchi russi”.
Ancora Crosetto: “Le difficoltà ucraine sono da imputare alla presenza di vasti campi minati. L’intelligence ucraina stima in oltre 8 milioni le mine impiegate dai russi a protezione delle loro posizioni”. Il ministro ha annunciato anche che, tra le varie azioni portate avanti dall’Italia, c’è la manifestazione di interesse a partecipare al progetto di “demining coailition” promosso dalla Lituania, proprio per lo sminamento del territorio.
“Dopo sette pacchetti già formalizzati, abbiamo da poco dato il via libera all’invio a Kiev di un’ottava tranche di equipaggiamenti, materiali e sistemi. Anche questo pacchetto di equipaggiamenti e sistemi d’arma è volto solo e soltanto a rafforzare le capacità difensive dell’Ucraina”.
Durante la replica nell’Aula di Montecitorio, il ministro Crosetto ha dato il parere favorevole del governo non solo alla risoluzione di maggioranza ma anche a quella di Iv-Azione e Più Europa e a quella del Pd di cui ha però richiesto la riformulazione di un punto.
Parere contrario, invece, alle risoluzioni di M5s e Avs. La riformulazione chiesta da Crosetto riguarda il punto 4 della risoluzione del Pd che recita: “Adoperarsi, già a partire dal prossimo vertice europeo, affinché vengano superate le resistenze dell’Ungheria sul sostegno agli aiuti europei per l’Ucraina”. La richiesta, accolta, era di togliere “dell’Ungheria”.
La risoluzione approvata impegna il governo a “continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito nato e Ue nonché nei consessi internazionali di cui l’Italia fa parte, le autorità governative dell’Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari”.
Il documento invita anche a “profondere tutti gli sforzi diplomatici in tutte le sedi, anche in qualità di presidente di turno del Gruppo G7, con l’obiettivo di porre fine al conflitto e alle sofferenze del popolo ucraino e giungere ad una pace giusta, duratura ed equilibrata che ristabilisca la sicurezza e l’ordine mondiali nel rispetto del diritto internazionale”.
Il terzo punto è l’impegno a “continuare a garantire l’assistenza umanitaria al popolo ucraino pesantemente logorato dalla guerra”. Il quarto “assicurare il supporto a tutte le iniziative di ricostruzione e ripartenza economica, sociale, politica e istituzionale della nazione ucraina in piena sinergia con gli intendimenti dell’Unione europea e degli alleati occidentali”.
Il quinto punta “a mantenere un costante dialogo con il Parlamento in riferimento all’andamento del conflitto e sugli sviluppi politici e diplomatici”.
La risoluzione di +Europa, Azione e Iv
“Assumere tutte le iniziative necessarie nell’ambito dell’Unione europea e della presidenza pro-tempore del G7, affinché – nel rispetto del diritto internazionale – gli asset bancari dello Stato russo congelati nell’ambito dei diversi meccanismi sanzionatori a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina possano essere trasferiti allo Stato ucraino”. E’ uno degli impegni previsti dalla risoluzione presentata alla Camera da +Europa, Azione e Iv in occasione delle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto a Montecitorio.
La risoluzione del Pd
Al termine delle comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, il gruppo parlamentare del Pd della Camera dei deputati ha depositato una risoluzione che impegna il governo a sostenere il popolo e le istituzioni ucraine, a rafforzare l’impegno diplomatico e politico dell’Unione europea per una pace giusta e sicura e per superare le resistenze dell’Ungheria sul sostegno agli aiuti europei per l’Ucraina. L’impegno è a “sostenere il ruolo dell’Italia in un rinnovato e più incisivo impegno diplomatico e politico dell’Unione europea, in collaborazione con gli alleati Nato e in un quadro multilaterale, anche con l’auspicio di poter ospitare una futura conferenza di pace a Roma, per mettere in campo tutte le iniziative utili al perseguimento di una pace giusta e sicura”.
Si punta a “continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine” e ad “adoperarsi in ogni sede internazionale per l’immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina”.
I dem chiedono di “adoperarsi, già a partire dal prossimo vertice europeo, affinché vengano superate le resistenze dell’Ungheria sul sostegno agli aiuti europei per l’Ucraina” e di “adoperarsi in sede europea e internazionale per promuovere azioni di solidarietà nei confronti dei cittadini russi perseguitati, arrestati o costretti a fuggire dal Paese, per aver protestato contro il regime e contro la guerra”.
