Meloni a Firenze: “Soldi per gli alluvionati e destinati al Franchi. Fisco? Il governo sta con gli italiani onesti”

FIRENZE – E’ stata attaccata dal Pd toscano, Giorgia Meloni, anche per essersi presentata a Palazzo Sacrati Strozzi, sede della presidenza della Regione Toscana, proprio davanti alla cupola del Duomo, con oltre un’ora di ritardo. Ma non era stata a fare shopping in via Tornabuoni. La prima tappa fiorentina ha voluto che fosse l'”ospedalino” Meyer, ossia il più attrezzato pediatrico dell’Italia Centrale. Dove si è fermata al capezzale dei bambini feriti, provenienti da Gaza.
MEYER – “Con Giani – ha detto Giorgia Meloni dopo la firma per i 683 milioni del fondo di sviluppo e coesione, a Palazzo Sacrati Strozzi – avevamo valutato di fare una cosa più ampia oggi al Meyer, poi ci sono state delle necessità di sicurezza che lo hanno impedito per cui mi devo scusare col presidente che non siamo riusciti a fare la visita che avevamo programmato al Meyer. Mi prendo l’impegno di tornarci insieme, mi sono limitata a fare questa visita privata a queste due famiglie di questi due bambini” palestinesi provenienti da Gaza “che sono curati al Meyer per tenere alta l’attenzione sul ruolo che l’Italia sta giocando in questa delicata fase, soprattutto sulla materia umanitaria”.
ALLUVIONATI – Per quanto riguarda gli aiuti alle persone rimaste vittime dell’alluvione, Giorgia Meloni ha affermato: “Stiamo portando avanti un lavoro con il presidente Giani per la Toscana in seguito agli eventi catastrofici che si sono verificati dallo scorso 29 ottobre che hanno chiaramente stravolto la vita di molti toscani. Come ha ricordato il presidente Giani, ci siamo sentiti immediatamente, il governo ha tempestivamente messo a disposizione, e sono già nella disponibilità del commissario, i 33 milioni iniziali per fare fronte all’emergenza, ma tenendo insieme tutti i provvedimenti su i quali sono andata a rifare l’elenco che sono stati varati dal governo complessivamente oggi ci sono a disposizione circa 189 milioni fra interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione, ripristino della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi pubblici, gestione dei rifiuti e delle macerie, garanzia di continuità amministrativa nei territori interessati, ovviamente interventi a favore dell’agricoltura, dell’industria e delle aziende esportatrici”.
STADIO FRANCHI – Come sta la storia dei 55 milioni usciti dall’Europa e rientrati dalle casse del governo italiano, per completare lo stadio Franchi. Giorgia Meloni ha spiegato: “Nel decreto Pnrr il governo ha salvaguardato i 55 milioni destinati alla costruzione dello stadio Franchi, che però era stato ritenuto inammissibile dalla Commissione europea nell’ambito dei Piani urbani integrati. Non è stato facile perché in assenza di altri progetti immediatamente disponibili è stata una trattativa abbastanza complessa. Però quei fondi sono a disposizione”.
E ancora: “Sulla base di quei fondi che siamo riusciti a mettere in sicurezza, avvierei nelle prossime settimane, con tutta la Città metropolitana, i sindaci dei Comuni e il presidente della Regione, un’interlocuzione per capire come meglio spendere queste risorse, considerato anche che nella provincia ci sono 17 Comuni che rientrano tra quelli alluvionati”.
FISCO – Giorgia Meloni ha anche parlato del fisco: “Sono molto fiera dei dati sul recupero dell’evasione fiscale dello scorso anno, che come voi sapete sono stati un record storico”, ma allo stesso tempo “un approccio più collaborativo e più comprensivo forse è un approccio che fa arrivare alle casse dello Stato maggiori risorse”.
Aggiungendo: “Il governo è dalla parte degli italiani onesti – ha aggiunto Meloni -, parlando anche di quegli italiani che vogliono pagare le tasse, e delle volte non ci riescono perché incontrano delle situazioni di difficoltà: sono realtà che vanno distinte da coloro che non vogliono pagare. Noi abbiamo tentato di realizzare un approccio per il quale il fisco deve essere collaborativo il più possibile con i cittadini per non far percepire lo Stato come un nemico. Poi chiaramente se c’è il cittadino che vuole aggirare per forza lo Stato lì bisogna essere molto efficienti”.
