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Pasqua 2024: Scoppio del Carro in diretta su Rtv38. Riti e tradizioni della Settimana Santa in Toscana

Scoppio del Carro, a Firenze, la mattina di Pasqua (Foto Palinko)

Pasqua 2024: torna lo Scoppio del Carro, a Firenze. Il rito del fuoco che la leggenda fa risalire al ritorno dalla Terra Santa di Pazzino de’ Pazzi (16 luglio 1101) con le tre pietre focaie del Santo Sepolcro, dono di Goffredo di Buglione, per essere stato il primo salire sulle mura di Gerusalemme, presa dai Crociati il 15 luglio 1099.

La ripresa diretta dell’evento, quest’anno, se l’è aggiudicata RTV38 (Canale 10 del telecomando): comincerà alle 8,45 della mattina di Pasqua, 31 marzo 2024. Telecronisti Nicola Vasai, Luciano Artusi e Sandro Bennucci. Le interviste dalla piazza saranno affidate ad Andrea Calcinai. La colombina sarà accesa dal cardinale arcivescovo, Giuseppe Betori, al “Gloria” della messa di Pasqua, intorno alle 11,15.

Ma vediamo anche gli altri appuntamenti della settimana Santa in Toscana:

Figline Valdarno – I loggiati della piazza Marsilio Ficino faranno da cornice al volo della colombina fino al carro, che in questo caso ha la forma del Palazzo Pretorio, un edificio del quattrocento arricchito da una torre merlata. Lo scoppio del carro è preceduto dal corteo storico e seguito dall’esibizione degli sbandieratori.

Grassina – La sera del Venerdì Santo a Grassina, frazione del comune di Bagno a Ripoli, oltre 500 figuranti mettono in scena la vita e la passione di Cristo. Una tradizione popolare che risale ai primi decenni del XVII secolo. La rappresentazione si svolge in due momenti: il corteo storico per le vie del paese – al quale partecipano i figuranti in costume d’epoca – e la rappresentazione delle scene della vita e della passione di Gesù sul Calvario, interpretate da circa 100 comparse. Soldati e centurioni, donne romane, ladroni e maestosi cavalli fanno da cornice al Cristo che ondeggia e soffre nei 90 minuti di percorrenza della Via Crucis. L’arrivo in prossimità del Calvario è il preludio della fusione dei due momenti: tutto il paesaggio fa da palcoscenico naturale a questa rappresentazione che negli anni è divenuta un vero e proprio appuntamento apprezzato anche da molti turisti.

Casole d’Elsa – Il Venerdì Santo si tiene un evento che riprende la processione storica risalente agli anni ’30. In passato la parata dei simboli della Passione di Cristo accompagnava la statua del Cristo Morto già deposta, con le ferite della crocifissione, fino alla Cappella delle Pievalle dove veniva avvicinata alla statua della Madonna Addolorata, portata anch’essa in processione. Ancora oggi l’evento si svolge così, ma è arricchito dai costumi e dal coinvolgimento della popolazione, che rendono la processione un momento intimo ma allo stesso tempo spettacolare.

Castiglion Fiorentino – Nel borgo medievale di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, da secoli durante la Settimana Santa si svolgono le processioni notturne in commemorazione della Passione di Gesù. Sono tre le serate in cui i confratelli delle Compagnie del borgo, tutte fondate tra il 1500 e il 1600, sfilano per le strade del centro con le loro cappe e buffe, i caratteristici copricapi a punta che nascondono il viso, commemorando le tappe più importanti che accompagnano alla Pasqua. La prima processione si tiene il Martedì Santo, quando la statua in legno di “Gesù nell’Orto degli Olivi” è portata in sfilata dalla Compagnia di Sant’Antonio vestita di bianco; la seconda è rappresentata il Mercoledì Santo con la statua lignea del “Cristo morto alla Colonna” portata in sfilata dalla Compagnia della Morte, vestita in nero; la terza, la più suggestiva, si tiene la sera del Venerdì Santo, quando tutte le statue lignee secolari delle processioni precedenti sfilano accanto a quelle della Madonna e del Cristo Morto portato dalla Compagnia del Gesù, vestita in blu.

Castiglione in Garfagnana – Una processione molto caratteristica è quella che si svolge a Castiglione in Garfagnana, in provincia di Lucca, il Giovedì Santo. Si tratta della Procession de’ Crocioni: i fedeli escono di chiesa e seguono processionalmente un uomo vestito da Cristo, con grosse catene ai piedi e carico di una pesante croce di legno. Nessuno, tranne il priore della locale Confraternita, deve conoscere l’identità del penitente. Per far sì che possa mantenere l’anonimato, egli viene rinchiuso in precedenza, dallo stesso priore, in un grande armadio posto nella sacrestia. Uscirà per la processione e, dopo aver percorso le vie del paese, spesso con i piedi sanguinanti, sarà nuovamente chiuso nello stesso armadio, mentre due membri della Confraternita, vestiti da guerrieri romani, fanno la guardia affinché nessuno lo disturbi. A notte inoltrata il penitente potrà finalmente uscire.Anche sulla costa i riti della Settimana Santa sono particolarmente sentiti. A

Porto Santo Stefano – All’Argentario, a Porto Santo Stefano, provincia di Grosseto, la domenica di Pasqua, alle prime luci dell’alba una lunga processione, con il Cristo risorto portato a braccia, percorre le vie del paese. È questa una tradizione molto sentita dai santostefanesi. Momento culminante dell’evento è la benedizione del mare: la statua del Cristo viene portata sopra il porto e innalzata per tre volte, i pescherecci ormeggiati rispondono alla benedizione suonando le sirene.

Pasqua 2024, Scoppio del carro, Settimana Santa in Toscana


Ernesto Giusti


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