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Maltempo in Veneto: allerta rossa a Vicenza. Zaia: “Firmato lo stato di emergenza. E’ un autentico disastro”

VENEZIA – Continua l’impegno del corpo nazionale per il maltempo che sta flagellando il nord Italia, in particolare Venetoe Lombardia. Da ieri, 15 maggio 2024, portati a termine dai vigili del fuoco oltre 1.300 interventi. Allerta di colore rosso per il Veneto, dove in governatore Luca Zaia ha firmato oggi, 16 maggio, lo stato d’emergenza. “È un autentico disastro, abbiamo messo in funzione tutti i bacini di laminazione, sei i bacini in funzione, cinque in provincia di Vicenza, uno in provincia di Verona”, ha affermato Zaia.

In sei ore sono caduti 230 mm di pioggia a Valo d’Astico, un fenomeno la cui intensità non si verificava da oltre 300 anni, secondo le rilevazioni su modelli statistici effettuate nell’immediatezza dell’evento meteo delle scorse ore dal prof. Marco Marani, del Dipartimento Icea dell’Università di Padova, Direttore del Centro Studi sugli Impatti dei Cambiamenti Climatici istituito dall’ateneo padovano a Rovigo. Padova, Vicenza, Verona sono le città più colpite. L’indicazione delle autorità vicentine alla popolazione è di non entrare negli interrati ed evitare gli spostamenti non necessari. A Malo, in provincia di Vicenza, la forza della piena del torrente Orolo ha abbattuto due ponti: il cosidderro Ponte delle galline e un secondo ponte, privato. Sono ancora allagate e quindi interrotte alcune vie. La Protezione Civile ha emesso un avviso di criticità idrogeologica e idraulica, valido fino alle 14 di venerdì 17 maggio. Preoccupa la situazione dei bacini di Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta-Bacchiglione, Livenza e Lemene. Il maltempo ha causato anche un cedimento della scarpata lungo la Strada provinciale 27 tra Mirano e Mira, in provincia di Venezia. A Padova il Bacchiglione è in piena e nella notte sono caduti 90mm di pioggia in 3 ore.

In Lombardia, dopo il maltempo di ieri, la situazione torna lentamente alla normalità. A Milano prosegue l’allerta arancione. Le piogge continuano a cadere copiose sulla città e sui territori a nord e nord-est percorsi dai bacini del Seveso e del Lambro. Il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile è attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi e per coordinare gli interventi. La vasca del Seveso è stata in parte svuotata per consentire, qualora le piogge lo rendessero necessario, di tornare a riempirsi delle acque del fiume Seveso per scongiurare esondazioni in città.



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