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Telemeloni: l’ironia della Premier che cambia nome agli “appunti di Giorgia”. Sfida alla Schlein. Conte e il costoso superbonus

Giorgia Meloni (foto dal profilo fb della Premier)

ROMA – La prendevano in giro accusandola di aver occupato la tv. E lei risponde cambiando nome alla sua rubrica: non più gli ‘Appunti di Giorgia’, ma la ribattezza provocatoriamente ‘TeleMeloni’, con tanto di scritta in sovrimpressione.

“L’unica TeleMeloni è questa – esordisce – il resto sono fake news. Il problema non è che ci sia TeleMeloni ma che non ci sia più TelePd, perché noi stiamo facendo servizio pubblico reale”. Ma è in chiusura del video che la premier va giù più dura accusando Schlein di scarsa concretezza nell’argomentare le sue accuse al governo. Parole alle quali la leader Dem replica a stretto giro mentre anche Giuseppe Conte torna a sfidare la presidente del Consiglio e a riproporre la sfida tv.

E allora ce n’ anche per lui, “Giuseppi”: per quanto riguarda il superbonus, Meloni ribadisce che l’ultimo decreto varato era necessario per proseguire a mettere un altro freno alla “slavina” causata dal bonus sui conti pubblici quando il leader Cinque stelle era a Palazzo Chigi. La detraibilità a 10 anni, avversata da FI ma difesa dal Mef, “consente di diluire le spese per lo Stato ed è in perfetta coerenza con le altre detrazioni”. D’altra parte – accusa la premier – i bonus edilizi hanno causato un “costo altissimo e un beneficio minimo con un costo di 200 miliardi di euro, più dell’importo dell’intero piano di ripresa e resilienza”. 

Giacca celeste e sguardo in camera la premier – dopo un punto sulle questioni centrali della settimana politica, dal superbonus al redditometro all’intesa con l’Albania per i Cpr (“stiamo facendo scuola”) – recapita una domanda diretta a Schlein.

“La segretaria del Pd – scandisce – ha detto che starei cancellando la libertà delle persone, accusa singolare per chi ha votato provvedimenti per chiudere la gente in casa nella pandemia ma chiedo a Schlein quali sono le libertà cancellate da questo governo”. Meloni elenca il premierato che è “libertà di voto e la sinistra è contraria”; il sostegno alle assunzioni e quindi la “libertà di impresa”; l’aiuto “a non dover scegliere tra mettere al mondo un bambino e il lavoro”, vale a dire “la libertà di scelta”. “Ci dica qualcosa di concreto – è l’invito rivolto alla segretaria Pd – perché la libertà è stata sempre limitata solo alla sinistra e il punto è che i cittadini lo hanno capito”.

Non tarda la replica di Schlein: “Se hai un salario da fame e non puoi pagare l’affitto – sottolinea – non sei pienamente libero, mentre il governo Meloni blocca la proposta sul salario minimo su cui raccogliamo firme in tutta Italia e cancella i fondi per l’affitto da 330 milioni”. E ad inserirsi nella diatriba è anche l’ex premier Giuseppe Conte.
“Giorgia – dice il leader M5s – pur di sfuggire al confronto con me ora te la prendi con la Schlein per le chiusure in pandemia. Scusa ma Schlein che c’entra? Non ha avuto nessun ruolo. Se vuoi confrontarti su questo ritroviamoci da Mentana o dove vuoi tu che ti spiego tutto”.


Conte, Schlein, Telemeloni


Sandro Bennucci

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