Elezioni a Firenze: ballottaggio fra Sara Funaro (43%) ed Eike Schmidt (33%). Che punta al difficile “ribaltone”
FIRENZE – Deciderà il ballottaggio, fissato per il 23 e 24 giugno (san Giovanni patrono di Firenze) chi sarà il nuovo sindaco, ossia l’occupante della Sala di Clemente VII in Palazzo Vecchio. Era abbastanza facile preevedere l’epilogo, anche se lo scarto fra la candidata del cenrtrosinistra, Sara Funaro, 48 anni, nipote di Piero Bargellini, il sindaco dell’alluvione del 1966, ed Eike Schmidt, 56 anni, ex direttore degli Uffizi, è più ampio di quanto si potesse immaginare.
Funaro, infatti, supera abbondantemente il 40%, attestandosi intorno al 43%, mentre Schmidt si ferma intorno al 33%. A questo punto inizia una nuova partita.
Schmidt assicura di poter rimontare lo svantaggio di dieci punti, e potrebbe aprire un dialogo con Italia Viva, che con Saccardi si è collocata al terzo posto con una percentuale intorno al 7%. Un pacchetto di voti che potrebbe rivelarsi decisivo.
Nell’area di centrosinistra l’ex assessora comunale del Pd Cecilia Del Re, che ha corso da sola per Firenze Democratica, arrivando appena sopra il 6%, potrebbe favorire la corsa di Funaro. Così come l’elettorato di Sinistra progetto comune, che aveva come candidato Dimitrij Palagi, lanciato verso un lusinghiero 5,5%. Lorenzo Masi, del Movimento 5 stelle, è rimasto sotto il 4%.
Ma Schmidt lancia la sfida. Afferma: “Io cerco di convincere i fiorentini e non altre forze politiche. Che, comunque, se volessero parlare con noi siamo aperti al dialogo. Dieci punti di distacco sono recuperabili, è successo più volte in Toscana, a Pistoia, al primo mandato di Ghinelli ad Arezzo. Un ribaltone anche con dieci, dodici punti è possibile. La partita è assolutamente aperta”.