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Anno giudiziario 2025: la protesta di Anm toscana. I magistrati escono quando parla il rappresentante del governo

I magistrati hanno lasciato l’Auditorium del Palazzo di Giustizia quando ha preso la parola il rappresentante del governo, Antonio Sangermano
(Foto Palinko/FirenzePost)

FIRENZE – Protesta dei magistrati, anche a Firenze, all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025. Alla presenza del presidente della Corte d’Appello, Alessandro Nencini, del rappresentante del Csm, Roberto Romboli, e di Antonio Sangermano per il Ministero della Giustizia, i magistrati dell’Anm hanno scelto un gesto simbolico per manifestare il loro dissenso contro la riforma della giustizia.

Toghe adornate con coccarde tricolori e copie della Costituzione in mano: così i magistrati si sono presentati nell’auditorium del Palazzo di Giustizia di Firenze. E sono usciti quando ha preso la parola il rappresentante del Ministero.

“Un segnale chiaro – ha spiegato Alessandro Ghelardini, presidente della sezione toscana dell’Anm – contro una riforma costituzionale che riteniamo inutile per i magistrati e dannosa per i cittadini. Le priorità della giustizia restano ben altre, come la durata dei processi”. 

Ghelardini ha sottolineato che la riforma, con l’intento di modificare l’assetto ordinamentale della magistratura, è giustificata da una presunta mancanza di terzietà dei giudici, ma l’esperienza dimostrerebbe il contrario: “il nostro sistema garantisce già piena indipendenza. La separazione delle carriere, proposta dalla riforma, non può essere una priorità e rischia di pregiudicare gli interessi dei cittadini”. 


Sandro Bennucci

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