
Donna trovata morta in casa. Il compagno si getta dalla finestra. E’ grave a Careggi

RUFINA (FIRENZE) – Una donna stata trovata morta in casa, alla Rufina, in provincia di Firenze, mentre il convivente è ricoverato in ospedale, a Careggi, in gravi condizioni. Pare si sia gettato da una finestra. Secondo una prima ipotesi potrebbe trattarsi di un caso di omicidio-tentato suicidio.
Indagini sono in corso da parte dei carabinieri, dirette dalla procura di Firenze. In base a quanto spiegato dall’Arma, i militari sono intervenuti su richiesta del 118. Dai primi accertamenti il convivente della donna trovata senza vita nella abitazione sembrerebbe essersi lanciato da una finestra.
AGGIORNAMENTO DELLE 12,30
E’ stata accoltellata la donna trovata morta questa mattina poco dopo l’alba nella sua casa a Rufina, comune in provincia di Firenze. L’uomo che viveva con lei, che si sarebbe gettato dalla finestra, è in gravi condizioni ricoverato all’ospedale di Careggi.
La donna si chiamava Eleonora Guidi, 34 anni, il convivente Lorenzo Innocenti, 37 anni. La coppia ha un figlio piccolo, nato nel luglio 2023. A fare i rilevi insieme ai carabinieri, la pm Ornella Galeotti.
“Era una coppia normalissima, non c’è niente che poteva far presagire una cosa del genere”. A dirlo è il sindaco di Rufina, Daniele Venturi, commentando la tragedia avvenuta questa mattina in via Pavese dove una donna è stata trovata morta accoltellata e il convivente è stato soccorso dopo essersi buttato dal secondo piano dello stabile dove vivevano.
“Li conoscevo – ha aggiunto il sindaco -, il paese è piccolo, io sono poco più grande di loro. In particolare lui è architetto e ha delle proprietà immobiliari, e mi aveva detto che aveva delle idee che voleva sviluppare su Rufina”.
Per quanto riguarda la compagna “credo fosse dipendente in un’azienda di energie rinnovabili, se non ha cambiato lavoro”. “Non so chi abbia dato l’allarme – aggiunge il sindaco – Io ho parlato con la madre di lei e, oltre al dolore, c’era molta preoccupazione per il bambino”.
“Non li abbiamo mai sentiti litigare. Erano molto riservati si vedevano poco, anche se lui abitava praticamente qui da sempre”: così commentano da un negozio nei pressi dell’abitazione a Rufina dove è stata trovata morta accoltellata Eleonora Guidi, 34 anni mentre il compagno, Lorenzo Innocenti, 37 anni, è stato soccorso dopo essersi buttato dalla finestra.
I vicini hanno scoperto l’accaduto vedendo l’ambulanza davanti alla porta. “Soprattutto lei – aggiungono – si vedeva magari alla finestra quando tendeva i panni, ma fuori praticamente mai”. La coppia viveva in una palazzina dove abitano anche i genitori del 37enne, in via Pavese, una zona industriale, alle porte del paese, dove è arrivata la Misericordia di Pontassieve per portare via la salma della donna.
AGGIORNAMENTO DELLE 17,30
A scoprire cosa era accaduto nella casa di via Pavese a Rufina stamani, teatro di un femminicidio, è stato il suocero della vittima che abita sullo stesso pianerottolo e che ha disarmato il figlio e poi cercato di fermarlo prima che si gettasse nel vuoto dal secondo piano.
E’ quanto emerso in merito agli accertamenti sulla morte di Eleonora Guidi, 34 anni, e del tentato suicidio del compagno della donna, Lorenzo Innocenti, 37enne. In particolare stamani, prima delle 7, il padre di Innocenti si è allarmato per alcuni rumori sordi che avrebbe sentito provenire dall’abitazione dove il figlio conviveva con la vittima e il loro bimbo, un anno e mezzo. Allarmatosi è andato a controllare: avrebbe bussato e si sarebbe trovato davanti il figlio, sporco di sangue e con il coltello.
Nei momenti concitati che sono seguiti avrebbe prima disarmato il 37enne e poi quando il figlio ha cercato di scappare e di raggiungere un ballatoio, sarebbe riuscito a fermarlo una prima volta. Lorenzo Innocenti però è fuggito nuovamente e si è lanciato nel vuoto dal secondo piano. Su quanto sarebbe accaduto prima dell’intervento del padre, gli inquirenti avrebbero ricostruito che la donna, alzatasi per preparare il caffè, sarebbe stata colpita alle spalle in cucina con numerose coltellate e che avrebbe anche cercato di fuggire. In casa c’era anche il figlio della coppia, in un’altra stanza: il bambino è stato ora affidato ai familiari.
Tutto da chiarire, invece, secondo quanto appreso, cosa possa aver scatenato il 37enne: ordinati una serie di accertamenti mentre lunedì sarà disposta l’autopsia. La coppia viene descritta come una famiglia tranquilla, serena, non sarebbero emersi contrasti o problemi. Nulla, si spiega, lasciava presagire la tragedia poi avvenuta. In precedenza la coppia aveva abitato in un piccolo appartamento, con l’arrivo del figlio era andata a stare in via Pavese, in un appartamento dello stabile di proprietà della famiglia del 37enne.
