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San Vincenzo, assalto a portavalori: ritrovata la seconda auto usata dai banditi. Il punto sulle indagini

foto FB Eugenio Giani

SUVERETO (LIVORNO) – I carabinieri di Piombino hanno ritrovato stamattina, 30 marzo 2025, anche il secondo suv che i rapinatori dell’assalto al portavalori a San Vincenzo (Livorno) hanno usato venerdì sera, 28 marzo, per la fuga.

Il mezzo è stato nascosto nella boscaglia in una zona impervia nel territorio di Suvereto (Livorno). Proseguono intanto a tappeto le indagini coordinate dalla procura di Livorno per risalire agli autori del colpo.

I carabinieri continuano ad appellarsi alla popolazione: “Se avete visto qualcosa o siete in possesso di filmati, venite in caserma”. Proprio dai video emerge l’accento sardo dei diversi componenti della banda, almeno sei: potrebbero essere del Nuorese, almeno è ciò che si evince dalle frasi urlate con i kalashnikov in pugno.

Per di più, il modus operandi, è simile a quello attuato nel recente passato sulla seconda isola italiana.

AGGIORNAMENTO DELLE 20.10

Sembrano aver imboccato la strada della Sardegna le indagini per far luce sul violento assalto a due furgoni portavalori messo a segno venerdi’ pomeriggio sulla Variante Aurelia all’altezza di San Vincenzo, in provincia di Livorno.

I carabinieri, che stanno indagando sulla rapina che ha fruttato un bottino di circa 3 milioni di euro, sono sempre piu’ convinti che la banda che ha agito provenga dall’isola dei Nuraghi. A suffragare l’ipotesi sarebbero i dialoghi fra i malviventi captati da alcuni passanti che hanno ripreso con i telefonini alcune fasi della rapina e nei quali i banditi parlerebbero in dialetto sardo (e piu’ precisamente della zona di Nuoro).

Non solo: colpi di dinamica simile a quella utilizzata dai banditi – con l’uso di esplosivi e kalashnikov – si sono verificati di recente anche in Sardegna. Intanto proseguono le ricerche dei malviventi in tutta la Toscana centrale, con particolare riferimento alle province di Livorno, Pisa, Grosseto e Siena, dove i componenti della banda potrebbero aver trovato provvisoriamente rifugio.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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