
Fumata bianca dal comignolo della Sistina: al quarto scrutinio è stato eletto il 267° Papa

CITTA’ DEL VATICANO – Fumata bianca dal comignolo della cappella Sistina alle 18,08 di oggi 8 maggio 2025, giornata dedicata alla Madonna di Pompei. Campane a distesa dalla basilica di San Pietro. Boato dai fedeli raccolti nella piazza.
E campane a festa in tutte le chiese d’Italia. Anche dal Duomo di Firenze. Le campane della Cattedrale di Notre Dame a Parigi sono suonate a festa dopo la fumata bianca a San Pietro.
Si attende l’annuncio del cardinale protodiacono Dominique Mamberti dalla loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro per conoscere il nome del nuovo Pontefice.
Con la fumata bianca, dunque, il Conclave ha eletto il 267esimo Papa della storia. Dopo la sua proclamazione, il papa neoeletto si ritira nella ‘Stanza delle lacrime’, ovvero nella sacrestia della Cappella Sistina, per indossare per la prima volta la talare bianca e i paramenti (tipicamente l’abito corale e la stola), con i quali si presenterà in pubblico dalla Loggia delle benedizioni della basilica di San Pietro.
Il nome di tale luogo deriva dal fatto che, si presume, in tale stanza il neo-pontefice scoppi in lacrime per l’emozione e per il peso della responsabilità del ruolo che è chiamato a svolgere. Nella sacrestia vengono predisposti abiti e paramenti papali di tre diverse misure, così che almeno un completo possa approssimativamente adattarsi alla taglia del nuovo eletto. Famosa in proposito è la vicenda di Giovanni XXIII, pontefice piccolo di statura e dal fisico particolarmente robusto: per adattare alla sua persona gli abiti della misura più ampia fu necessario praticare grandi tagli alla stoffa e inserirvi delle spille da balia.
Successivamente, il Papa torna nella Cappella Sistina con i paramenti papali dove si tiene la preghiera per il nuovo Pontefice e il saluto con i cardinali.Terminata questa fase arriva il momento dell’annuncio dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro che viene dato dal cardinale protodiacono. È il momento della famosa formula ‘Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam’.
Il mondo conosce così il nuovo successore di Pietro che, dopo pochi minuti, si affaccia per un saluto. Inizialmente il cerimoniale prevedeva solo una benedizione perché le prime parole del Papa erano previste alla Messa di Intronizzazione. Fu San Giovanni Paolo II con il suo ‘Se mi sbaglio mi corrigerete’ a rompere il cerimoniale con un momento passato alla storia come è passato alla storia il ‘Buonasera’ con cui Papa Francesco si è presentato il 13 marzo del 2013 quando il mondo conobbe il Papa venuto dalla fine del mondo.
AGGIORNAMENTO DELLE 18,28
Sono 45mila le persone in questo momento a piazza San Pietro a pochi minuti dalla fumata bianca. I fedeli stanno percorrendo, alcuni correndo, via della Conciliazione in attesa di conoscere il nome del nuovo Papa.
L’elezione del nuovo pontefice, successore di Francesco, è stata tra le più brevi degli ultimi 150 anni: appena 4 scrutini. Leone XIII, papa passato alla storia per l’enciclica “Rerum novarum”, fu eletto nel 1878 dopo sole 3 votazioni. Il successore Pio X, in seguito proclamato santo, dovette attendere 7 scrutini prima di ricevere l’investitura dei cardinali nel 1903.
Il Conclave successivo si tenne nel 1914 e divenne papa Benedetto XV al decimo tentativo. Tra i papi del XX secolo quello che prevalse dopo il Conclave più sofferto fu Pio XI: nel 1922 il pontefice che avrebbe fatto pace con lo Stato italiano con i Patti Lateranensi, ottenne la fumata bianca dopo 14 votazioni. All’opposto, al suo successore Pio XII, papa Eugenio Pacelli, sarebbero bastate solo 3 votazioni nel 1939.
Giovanni XXIII fu eletto in un Conclave che durò solo 3 giorni nell’ottobre 1958: la sua elezione fu una sorpresa per molti, in quanto era considerato un “papabile” minore, ma il suo spirito di apertura e riforma, specialmente con il Concilio Vaticano II, cambiò profondamente la Chiesa cattolica. Dopo la morte di Giovanni XXIII, Paolo VI fu eletto in un Conclave che durò solo 3 giorni nel giugno 1963, con il forte sostegno dei cardinali italiani.
Il suo pontificato è stato segnato dalla conclusione del Concilio Vaticano II e da un periodo di grande trasformazione nella Chiesa. Il Conclave che ha portato all’elezione di Giovanni Paolo I fu estremamente rapido e durò solo 2 giorni nell’agosto 1978: il suo pontificato durò solo 33 giorni a causa della sua prematura morte.
Il Conclave che elesse Giovanni Paolo II, il primo Papa non italiano dopo secoli, durò 4 giorni e rappresentò una vera e propria sorpresa per il mondo intero, dato che il cardinale Karol Wojtyła non era considerato un papabile in anticipo. La sua elezione il 16 ottobre 1978 segnò una svolta significativa per la Chiesa, che sotto il suo pontificato ha vissuto una grande espansione globale. Nel 2005 Benedetto XVI fu eletto in sole 26 ore, con 4 scrutini. Per eleggere Francesco i cardinali impiegarono 36 ore, con 5 scrutini, nel 2013.
