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Grosseto, uccise la madre: non va in carcere, ma resterà 10 anni in libertà vigilata in una clinica psichiatrica

GROSSETO- Benedetta Marzocchi, 52enne grossetana accusata di aver ucciso a calci e pugni la madre Giuseppina Di Francesco, nella villa di Istia d’Ombrone (Grosseto) nella notte tra il 7 e l’8 giugno 2023 non andrà in carcere. Resterà in libertà vigilata per dieci anni in una clinica psichiatrica a Volterra (Pisa).

Lo ha deciso la Corte di assise del tribunale di Grosseto, presieduta da Laura Di Girolamo. I giudici hanno assolto la donna perché “non imputabile al momento della commissione del fatto” per un vizio totale di mente, sulla base della perizia psichiatrica effettuata in sede di incidente probatorio. Il pm Giampaolo Melchionna aveva sollecitato l’assoluzione nonché una misura di sicurezza della durata di 20 anni.

La donna, difesa dagli avvocati Enrico De Martino e Giulia Zani, è adesso in cura in una clinica a Volterra. E qui, ha stabilito la Corte di assise, dovrà seguire il programma terapeutico in atto per 10 anni. 


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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