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Cinema: addio ad Alvaro Vitali, il “Pierino” della commedia sexy italiana

Alvaro Vitali in un frame dal film “Pierino contro tutti”

ROMA – Si svolgeranno domani, 26 giugno 2025, alle 15 nella Chiesa di San Pancrazio a Roma i funerali di Alvaro Vitali. L’attore si è spento a ieri, 24 giugno, nella Capitale all’età di 75 anni, dopo un recente ricovero per una broncopolmonite recidiva, come aveva rivelato l’ex moglie Stefania Corona in un’intervista di pochi giorni fa. Tantissime le interpretazioni durante la sua carriera, le più note nel filone della commedia sexy all’italiana. Il personaggio che lo ha reso più amato tra il grande pubblico è stato quello di Pierino, l’indisciplinato ragazzino che è diventato uno dei simboli di quel particolare cinema.

Vitali è stato il simbolo di un’epoca di cinema scollacciato e spensierato, quella commedia venata di leggero erotismo, tra infermiere, dottoresse e professoresse discinte, che dominava le sale degli anni ’70 e che, con le sue risate maliziose e situazioni sopra le righe, rifletteva un’Italia in trasformazione. La sua carriera fu fortemente legata a quel genere ‘boccaccesco’, popolarissimo e amato dal grande pubblico, grazie a film diretti da registi come Nando Cicero, Mariano Laurenti, Sergio Martino e Michele Massimo Tarantini. Film come “La dottoressa del distretto militare” (1976), “L’insegnante va in collegio” (1978), “La liceale seduce i professori” (1979) e “La poliziotta della squadra del buon costume” (1979) non solo lanciarono star come Edwige Fenech, ma consacrarono Vitali a vero e proprio fenomeno di costume.

Il suo Pierino, con quella risata inconfondibile e le marachelle da eternamente bambino, è entrato nel cuore di milioni di spettatori, diventando un personaggio che ancora oggi è sinonimo di comicità popolare. Ha affiancato attori protagonisti come Lino Banfi, Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Gloria Guida e Nadia Cassini, per poi passare a ruoli di prima fila interpretando il personaggio di Pierino, eroe popolare delle barzellette, con “Pierino contro tutti” (1981) e “Pierino colpisce ancora” (1982), entrambi diretti da Marino Girolami, e in “Pierino medico della S.A.U.B.” (1981) di Giuliano Carnimeo, per poi riprendere il suo personaggio in “Pierino torna a scuola” (1990) di Mariano Laurenti.

Nel mezzo seguirono film legati a Pierino, dove Alvaro Vitali proponeva personaggi similari, con titoli come “Gian Burrasca”, “Giggi il bullo” e “Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento”. La sua energia, la mimica espressiva e il talento comico lo portarono a lavorare con registi di altissimo livello, da Federico Fellini – che lo scelse per piccoli ruoli in “Amarcord”, “Roma”, “I clowns” – fino a Roman Polanski (un cameo in “Che?” del 1972), Mario Monicelli (Romanzo popolare”) e Dino Risi (“Profumo di donna”). Ma fu proprio nel filone della commedia sexy che trovò la sua vera consacrazione e il favore del pubblico. Nel corso della sua carriera ha recitato in 89 film e il primo fu “Fellini Satyricon” (1969), dove apparve fugacemente in un piccolissimo ruolo nemmeno accreditato nei titoli.

CORDOGLIO DI DE LAURENTIIS – “Aurelio De Laurentiis e la Filmauro esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Alvaro Vitali, che ha segnato un’epoca con il personaggio di Pierino”. Così il Napoli calcio sul suo profilo X.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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