E’ morto Robert Redford: star di Hollywood, pioniere del cinema indipendente

NEW YORK – Il mondo del cinema piange Robert Redford. L’attore e regista premio Oscar è morto nel sonno a 89 anni, nella sua casa nello Utah. Grande protagonista tra gli anni 60 e 90, oltre a essere un sex symbol è stato un punto di riferimento per il cinema di impegno civile. L’affascinante star del grande schermo è morto stamattina presto, la notizia è stata diffusa in un comunicato da Cindi Berger, amministratrice delegata dell’agenzia di pubbliche relazioni Rogers & Cowan Pmk.
Tra i suoi film più importanti si ricordano “A piedi nudi nel parco”, “Butch Cassidy”, “La stangata”, “I tre giorni del Condor”, “Il grande Gatsby”, “Tutti gli uomini del presidente” e “La mia Africa”. Negli ultimi anni le apparizioni erano state sempre meno, l’ultima in “Avengers: Endgame”, il film Marvel che lo ha visto nel ruolo del segretario Alexander Pierce. Tra i film in carriera anche “Proposta indecente”, “Il Grande Gatsby”, “Il Cavaliere Elettrico”. Il debutto, invece, era avvenuto nei primi Anni 60. Due gli Oscar ricevuti: uno nel 1981 nella categoria Miglior regista per “Gente comune”, il secondo nel 2002 alla carriera.
Redford è stato pioniere e promotore del Cinema indipendente. Nel 1981 aveva fondato, con l’amico regista Sydney Pollack, il Sundance Institute, un’organizzazione non profit dedicata a coltivare nuove voci cinematografiche e, tre anni dopo, aveva rilevato un festival cinematografico in difficoltà nello Utah che, qualche anno più tardi, ribattezzò con il nome dell’istituto.
Nacque così il Sundance Film Festival, che scoprì e lanciò numerosi registi indipendenti come Quentin Tarantino, Kevin Smith, Robert Rodriguez, Jim Jarmusch, Darren Aronofsky, Christopher Nolan e James Wan. Il nome è dovuto a quello del suo personaggio nel film Butch Cassidy, ovvero “Sundance Kid”. Redford portò avanti quest’impresa nonostante l’assenza di appoggi e l’istituto sovvenzionò nuove promesse del Cinema con spese pagate per 4 settimane, fornì professori, materiale tecnico e consulenza di grandi professionisti.
VITA PRIVATA – Redford lascia la moglie Sibylle Szaggars, artista tedesca di 20 anni più giovane sposata nel 2009. Nel 1958 il primo matrimonio con Lola Van Wagenen, dalla quale ha 3 figli: Scott (1959), che muore due mesi dopo per una sindrome letale infantile, Shauna (1960) e James (1962), quest’ultimo stroncato da un tumore nel 2020. La terza figlia, Amy, nasce nel 1970. Il divorzio arriva nel 1985.
