Fiorentina: illude Kean, ma la Roma vince (1-2). Terza sconfitta in casa. E’ crisi e zona retrocessione. Non c’è squadra. Pagelle

FIRENZE – Pioggia di fischi per la Fiorentina. Che perde con la Roma (1-2) la terza partita in casa, precipita in classifica e in una crisi profonda. Mai pensato che potesse succedere una cosa del genere con il ritorno di Stefano Pioli. C’è stato solo un lampo in un pomeriggio di sole diventato color tenebra: il gol di Kean, che ha portato in vantaggio la Viola, ha illuso, ha fatto sperare. Ma il centrocampo fragile e la difesa debole hanno aperto la strada al successo della Roma. Meritato, grazie ai gol di Soulè e Cristante. Scarsa la reazione della Fiorentina che ha prodotto due legni: palo di Fazzini e, nella ripresa, traversa di Piccoli. Vicino , ma non conta. La Roma sale così a 15 punti in vetta da sola in attesa della gara del Napoli con il Genoa e del big match Juventus-Milan. La Fiorentina di Pioli che resta ferma a 3 punti.
PIOLI – E ora? Con la sosta per la Nazionale la situazione s’ingarbuglia. Che fare? Mandare via l’allenatore? Credo che la società non ci pensi nemmeno. Riuscirà la Fiorentina a guarire senza cure da cavallo? I giocatori, lo ripeto, ci sarebbero: la squadra no. Ed è difficile da capire. La scelta di Pioli di mandare in campo Gudmundsson dall’inizio non è stata felice. Il giocatore sembra bloccato, chiuso in se stesso. Meglio Piccoli, entrato nella ripresa: sfortunato perchè ha colpito la traversa. Nicolussi Caviglia sembra il profeta che predica nel deserto: Solo contro i mastini giallorossi. Che giocano e badano al sodo, spronati da un Gasperini sempre con l’argento vivo. Al confronto di un Pioli spento, apatico. Che deve darsi una mossa. Non può essere lui quest’allenatore.
LEONARDO FABBRI – C’è il sole dopo la pioggia della mattinata, ma tira un gran vento sul Franchi, Leonardo Fabbri fa il suo giro di campo per ricevere l’omaggio dei tifosi viola. E’ reduce dal bronzo mondiale nel lancio del peso. Formazion. Pioli conferma gli undici che hanno pareggiato a Pisa. Dunque Ndour parte dalla panchina, con Piccoli, dopo la buona prova di coppa. C’è Fazzini con Gudmundsson alle spalle di Kean. Nella Roma sorpresa Baldanzi, che agirà con Soulè alle spalle di Dovbyk.
MANDRAGORA – Pronti via. Immediata “sgasata” di Dodò che spacca il campo. Cristante lo stende al limite dell’area. E’ il 3′. Giallo per Cristante. Punizione di Mandragora: palla alta. Occasione sprecata. La Roma reagisce: al 7′ Soulè si accentra e calcia, ma colpisce in pieno Dovbyk. Un minuto dopo frizione tra Kean e N’Dicka: poi si risolve tutto con pacca sulla spalla e sorrisone.
KEAN – Ma Moise stasera è concentrato e voglioso. Al 14′ riceve un pallone a tre quarti, punta N’Dicka, lo sfida, lo evita, arriva al limite e lascia partire un digonale imprendibile. E’ il primo gol, in campionato, per Kean. Gol pesante. Anche un segnale per il Ct Rino Gattuso: “Vedi, io ci sono”. Ed ecco l’azione, per la cronaca: Mancini si scontra a centrocampo con un compagno di squadra, Nicolussi Caviglia manda Moise in porta, poi è bravissimo il centravanti viola a far partire quel gran destro che manda il pallone alle spalle di Svilar.
VENTO – Riparte la Roma. Ma al 16′ Dovbyk si sbraccia e colpisce Pablo Marì, che rimane contuso e deve essere soccorso dallo staff medico. Al 20′ Kean potrebbe scattare, ma viene fermato… dal vento che soffia da Fiesole. L’augurio è che Eolo non si fermi nel secondo, per mettere anche la Roma controvento.
SOULE’ – Spinge la Roma, con Gasperini inviperito per lo svantaggio. E al 22′ arriva il pareggio. Ranieri si perde Soulè, che favorisce la sponda con Dovbyk da centro area, poi riprende il pallone e, dal limite, lo manda sotto l’incrocio.
CRISTANTE – La Fiorentina si sfalda. La Roma prende in mano la partita. Alla mezz’ora trova il gol del sorpasso con il colpo di testa di Cristante su corner di Soulè. La Fiorentina accusa il colpo e rischia di subire il tris con Dovbyk che da due passi non trova il gol sul cross di Wesley.
FAZZINI – Nel finale di primo tempo però altro sussulto della Viola ancora con Kean che sul tocco di Fazzini va ad incrociare ma colpisce il palo alla sinistra di Svilar. Nell’intervallo Gudmundsson rimane negli spogliatoi, al suo posto il neo azzurro Piccoli, mentre poco prima dell’ora di gioco Gasperini capisce di essere sottoposto al pressing viola e inserisce contemporaneamente Pellegrini e Dybala, quest’ultimo nell’anomala posizione di centravanti al posto di uno spento Dovbyk.
PICCOLI – La Fiorentina mostra di crederci e al 28′ centra anche il secondo legno, con Piccoli che prende una traversa piena. Il tutto anticipa la mossa della disperazione di Pioli che inserisce anche Dzeko per Mandragora con tre punti in campo in contemporanea per i gigliati per l’assalto finale.
DYBALA – L’affollamento offensivo però produce poco se non un cross da destra su cui Gosens arriva tardi sul secondo palo. Anzi, per l’ultima chance c’è la Dybala al 90′ ma De Gea è reattivo. La sua parata però non basta a evitare una brutta sconfitta viola e i fischi finali del Franchi. Ora è veramente dura.
TABELLINO E PAGELLE
FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea 6; Pongracic 5.5, Pablo Mari 5.5 (30′ st Comuzzo sv), Ranieri 5.5; Dodo 5 (36′ st Fortini sv), Nicolussi Caviglia 6, Mandragora 5.5 (30′ st Dzeko sv), Gosens 5; Gudmundsson 5 (1′ st Piccoli 6), Fazzini 6 (22′ st Ndour 5.5); Kean 6.5. Allenatore: Pioli 5.
ROMA (3-4-2-1): Svilar 6; Celik 6.5, Mancini 6, Ndicka 6; Wesley 5.5 (36′ st El Aynaoui sv), Cristante 7, Koné 6.5, Tsimikas 5.5 (22′ st Rensch 6); Soulé 7 (36′ st Ziolkowski sv), Baldanzi 5.5 (13′ st Pellegrini 5.5); Dovbyk 6 (13′ st Dybala 6.5). Allenatore: Gasperini 7.
Arbitro: Colombo di Como 6.
Ammoniti: Gudmundsson, Pablo Mari, Cristante, Tsimikas, Wesley.
Marcatori: 14′ pt Kean, 21′ pt Soulé, 30′ pt Cristante.
Spettatori: 20.548
