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Lucca Comics & Games 2025: comincia con lo sciopero. Si fermano i lavoratori del Teatro del Giglio

foto FB sindaco Mario Pardini

LUCCA – Lucca Comics & Games 2025 inizia col brivido a causa dello stop del Teatro del Giglio di Lucca. L’assemblea dei lavoratori ha dato mandato alle organizzazione sindacali di proclamare uno sciopero per il 29 ottobre, giorno di apertura della manifestazione, con la cerimonia di inaugurazione che si tiene proprio al Teatro.

“La responsabilità di tale decisione, per le ricadute negative che, sia a livello locale che nazionale, inevitabilmente si verificheranno e di cui i lavoratori sono perfettamente consapevoli – si legge in una nota diffusa da Cgil e Usb – è da ricercare nell’atteggiamento inconcludente dell’azienda e dell’amministrazione comunale che da mesi negano un reale confronto sui temi sindacali. Lo stato di agitazione sindacale all’interno del teatro perdura ormai da mesi e riguarda questioni più volte sottoposte all’attenzione dell’azienda: la sottoscrizione degli accordi di secondo livello e il rinnovo del contratto integrativo aziendale; il riconoscimento delle professionalità e la stabilizzazione del personale impiegato da anni con contratti a tempo determinato”.

Le istanze avanzate dai lavoratori, anche attraverso lo sciopero di tre giorni di giugno scorso, “restano sostanzialmente disattese. L’azienda giustifica tale atteggiamento con un disavanzo di bilancio del quale il personale non ha alcuna responsabilità”. “La situazione si aggrava in vista di una manifestazione internazionale di grande rilievo come il Lucca Comics & Games, la cui apertura è prevista per il 29 ottobre. Le lavoratrici e i lavoratori non intendono più sopportare condizioni di lavoro insostenibili e la sistematica dilazione delle proprie legittime richieste”. Di qui la decisione di scioperare “in concomitanza con l’inaugurazione ufficiale dell’evento, per lanciare un messaggio chiaro all’azienda e all’amministrazione comunale. Un messaggio che vuole arrivare anche alla cittadinanza e a tutte le persone che parteciperanno alla manifestazione, spesso inconsapevoli delle dinamiche distorte che si celano dietro lo sfarzo del grande evento. Dietro lo sfarzo dei grandi eventi non possono esserci precariato, turni massacranti e diritti sospesi”.



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