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Banca di Cambiano: si dimette il direttore generale. Bankitalia ha voluto il cambio di governance dopo 26 anni

FIRENZE – Tremano i vertici di Banca Cambiano 1884. Dopo 26 anni il direttore generale Francesco Bosio si è dimesso, come anche tre membri del consiglio d’amministrazione, e l’intero collegio sindacale dell’istituto di credito. L’addio avviene in seguito a un’ispezione della Banca d’Italia nei mesi scorsi, e che avrebbe portato all’indicazione di accelerare la sostituzione dell’attuale governance.

Bosio era in carica da 26 anni, così come il presidente Paolo Regini che dovrebbe traghettare la banca fino all’approvazione del bilancio consuntivo 2025 nella primavera prossima quando l’attuale Cda andrà a scadenza. Le funzioni di direttore generale reggente sono ora svolte dalla vicedirettrice Federica Paoletti. Secondo fonti vicine all’istituto, l’unica Bcc che con la riforma del 2017 optò per la trasformazione in Spa, l’ispezione di Bankitalia avrebbe comunque trovato una “banca solida” sotto il profilo economico-finanziario. Banca Cambiano ha chiuso il primo semestre 2025 con un utile di 4 milioni di euro, una raccolta in crescita del 2,18% e un -0,69% degli impieghi economici netti verso la clientela ordinaria.

L’ordine del giorno dell’assemblea degli azionisti, convocata per il 16 dicembre 2025 a Firenze, prevede al primo punto le comunicazioni del presidente Paolo Regini “in relazione ad indicazioni della Banca d’Italia”. Il secondo punto prevede la nomina di tre membri del Cda, in seguito alle dimissioni di altrettanti consiglieri uscenti. Infine, il terzo punto prevede la nomina del collegio sindacale e del suo presidente. Banca Cambiano aveva predisposto un piano, “anche in ottemperanza – si legge nella relazione al bilancio consuntivo 2024 – a quanto richiesto dalle disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario nonché dagli ‘Orientamenti sulla composizione e sul funzionamento del board’ della Banca d’Italia al fine di pianificare la successione delle figure apicali”, piano “il cui arco temporale coincide con quello del piano strategico 2025-2029”. L’istituto conta 43 filiali territoriali (più una online) nelle province di Firenze, Pisa, Pistoia, Arezzo, Lucca, Siena, Torino, Bologna e Roma, per un totale di 450 addetti. 



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