Fiorentina-Dinamo Kiev: Vanoli cerca la scossa per vincere in serie A. Kean fuori, giocano Dzeko e Piccoli. Formazioni

FIRENZE – E’ consapevole, Paolo Vanoli, della situazione: la Fiorentina non deve snobbare la partita di stasera (18,45, diretta su Sky) contro la Dinamo Kiev, dopo due sconfitte consecutive in Conference League (Magonza e Aek), ma soprattutto deve pensare a vincere la sfida salvezza di domenica contro il Verona. Ossia l’ultima chiamata per evitare di precipitare a vite verso la serie B.
Allora ecco che l’allenatore affronta la stampa con toni pacati, cercando di mostrare una Fiorentina unita, smentendo i contrasti interni sul litigio per il rigore di Reggio Emilia e sulla polemica che ha accompagnato la sostituzione di Ranieri. “Clima sereno”, fa capire l’allenatore. Che non recupera né Gosens, sempre alle prese con la lesione muscolare alla coscia sinistra, né Fazzini alle prese ancora con un fastidio a una caviglia. Out anche Fagioli che ha subito un colpo ad un piede nella gara contro il Sassuolo, sebbene gli esami abbiano escluso microfratture.
Contro la squadra ucraina, molto sofferente per la guerra ma capace di andare avanti nonostante tutto, probabile che l’allenatore punti ancora sul il 3-5-2 con la conferma di De Gea in porta; in difesa Pongracic, Comuzzo e Ranieri; a centrocampo Fortini e Parisi sugli esterni, Nicolussi Caviglia in regia, Mandragora e Ndour come mezze ali; in attacco la coppia Piccoli-Dzeko. In panchina Moise Kean: deve ricaricare le batteria soprattutto in vista del Verona. Così come Dodò e Gudmundsson.
Attesi sugli spalti circa 8000 tifosi viola, con una rappresentanza di circa 200 sostenitori della Dinamo Kiev. Tifosi naturalmente da applaudire. Del resto, Kiev è città che strinse un lontano gemellaggio con Firenze. La Dinamo è sempre stata squadra solida e addirittura fucina della nazionale di quella che era l’Unione Sovietica. Contro questo avversario, la Fiorentina cerca la scossa per cercare di risalire in campionato e risolvere una crisi profonda.
”Vincere sarebbe utile per il morale e in vista della gara di domenica con il Verona che è come una finale – ha dichiarato Paolo Vanoli rispondendo alla domanda se la Conference non sia di impiccio alla sua squadra in un momento delicato come questo – Più che lavorare sulla tattica sto cercando di trovare il clic nella testa dei miei giocatori, se lo trovo svoltiamo. Vogliamo tutti venirne fuori, adesso ciò che più conta è il bene della Fiorentina”.
L’allenatore, come detto, ha sdrammatizzato sugli episodi che hanno movimentato l’ultima gara persa contro il Sassuolo ”dove abbiamo toccato il fondo” ha rimarcato il tecnico aggiungendo: ”La reazione di Ranieri al momento del cambio? Non è vero che ci siamo salutati e comunque preferisco un giocatore che si arrabbia per la sostituzione anziché rallegrarsi. La smentita social di Gudmundsson per il rigore non battuto? Ci siamo chiariti e non mi sono sentito offeso dalle sue parole, entrambi abbiamo detto il vero: io ho spiegato le gerarchie dei rigoristi, Albert è il primo, Mandragora è il secondo; lui ha spiegato secondo la sua sensibilità i motivi per cui non ha voluto calciarlo”.
E ancora: “Sono stato anche giocatore, so che sono cose che fanno parte del calcio, quindi chiudiamola qui. Io parlo sempre con i ragazzi, adesso è importante unire, non metterci l’uno contro l’altro. Devo riuscire a trasmettere quelli che ritengo i valori di uomo prima che di allenatore, il coraggio, l’umiltà, la voglia di lottare senza paura”.
Accanto a Vanoli, nella conferenza al Viola Park, è intervenuto Luca Ranieri: ”So di essere da tempo nel mirino come capitano di questa squadra e lo capisco visto il momento, bisogna uscirne quanto prima, ha ragione il mister, basta alibi, abbiamo massima fiducia in lui, noi giocatori siamo i primi responsabili, dobbiamo compattarci e dimostrare di che pasta siamo fatti, anche perché siamo stufi di questa situazione che non ci fa dormire la notte”.
DINAMO KIEV – “Noi vogliamo vincere, siamo nelle stesse condizioni della Fiorentina, anche se per loro forse è più importante la gara di domenica col Verona. A decidere la partita sarà il gioco proposto”. Lo ha detto il tecnico ucraino Ihor Kostyuk.
Che ha aggiunto: “Abbiamo seguito tutte le sfide della nostra avversaria di domani, sappiamo quanto hanno speso sul mercato in estate – ha aggiunto Kostyuk -. Anche nelle sconfitte o nei pareggi la squadra viola ha giocato bene e fatto buone partite, potevano anche vincere in certe occasioni. Hanno avuto anche sfortuna, la Fiorentina è una bella squadra e il suo ultimo posto attuale in Serie A non è qualcosa che merita”.
“Vogliamo costruire un futuro degno del club dentro la Conference, non c’entra la nostra storia – ha proseguito l’allenatore ucraino -. Siamo consapevoli di non essere nel nostro migliore periodo, ma garantisco che domani non rimarrà nessuno indifferente al gioco che vogliamo fare. Sappiamo che i club italiani e la Fiorentina in particolare propongono un bel calcio, vediamo cosa possiamo fare contro di loro ma siamo certi di avere le chance di qualificarci al prossimo turno”.
Le probabili formazioni
FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Pongracic, Comuzzo, Ranieri; Fortini, Mandragora, Nicolussi Caviglia, Ndour, Parisi; Dzeko, Piccoli. Allenatore: Vanoli
DINAMO KIEV (4-3-3): Neshcheret; Karavayev, Popov, Thiare, Taras; Pikhalyonok, Mykhailenko, Rubchynskyi; Kabaev, Voloshyn, Shola. Allenatore: Kostyuk
ARBITRO: Milanovic (Serbia)
